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DANIMARCADanske Bank, il più grande scandalo bancario nella storia d’Europa

06.09.18 - 18:28
La divisione estone della banca avrebbe riciclato 28 miliardi di euro di denaro russo ed ex-sovietico
Keystone
Danske Bank, il più grande scandalo bancario nella storia d’Europa
La divisione estone della banca avrebbe riciclato 28 miliardi di euro di denaro russo ed ex-sovietico

COPENAGHEN - Nelle ultime 24 ore non si parla d'altro nel settore. C’è chi lo ha già definito il più grande scandalo bancario nella storia d’Europa. La più importante banca danese, la Danske Bank, secondo un’indagine indipendente, avrebbe riciclato 28 miliardi di euro di denaro russo ed ex-sovietico attraverso la sua divisione estone.

Come riporta IlPost, il Financial Times ha potuto vedere la bozza del rapporto fornito dalla società di consulenza statunitense Promontory Financial alla Danske Bank, che ora dovrà rendere conto di tutti i movimenti e dimostrare di aver svolto i regolari controlli nel corso degli anni. Il periodo interessato va dal 2007 al 2015, con il 2013 come anno di massima attività.

Diverse segnalazioni - Danske Bank avrebbe ricevuto diverse segnalazioni dalle autorità di regolamentazione danesi ed estoni e dagli organismi di controllo interni fin dal 2012, ma sarebbe intervenuta solo nel 2015.

Alcune notizie relative a questo scandalo sono trapelate dal settembre 2017, ma solo ora si ha un quadro completo che ne rivela la portata. E le conseguenze per la banca danese si stanno già registrando, con il suo valore azionario in picchiata e la dimissione di alcuni suoi dirigenti.

«Prendiamo la questione molto sul serio» - Un’indagine è in corso, diverse le denunce depositate, e potrebbe coinvolgere diversi attori. Come riporta IlPost, Ole Andersen, presidente di Danske Bank, ha detto: «Prendiamo la questione molto sul serio, motivo per cui abbiamo avviato indagini approfondite. Siamo impegnati a comprendere il quadro completo e credo che sia nell’interesse di tutti che le conclusioni siano tratte sulla base di fatti verificati e non di frammentarie informazioni prese fuori dal contesto. Stiamo concludendo i rapporti, ma come abbiamo già comunicato, è chiaro che le questioni relative al portafoglio sono state più grandi di quanto avessimo precedentemente previsto».

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