Jean-Marc Janaillac aveva promosso una consultazione interna un nuovo accordo salariale, che i dipendenti hanno però respinto
PARIGI - I dipendenti di Air France hanno respinto, a maggioranza in un referendum interno, le proposte dell'azienda per un nuovo accordo salariale. Sconfessato, il presidente della compagnia aerea, Jean-Marc Janaillac, ha immediatamente annunciato le dimissioni.
La consultazione - con voto per via elettronica - era stata promossa proprio da Janaillac. I dipendenti hanno respinto al 55,44% la proposta di accordo della direzione.
Secondo la compagnia, ha votato l'80,33% dei dipendenti, 46'771 in tutto per quanto riguarda il contratto francese.
L'accordo proposto prevedeva, per il periodo 2018-2021, "aumenti generali di stipendio del 7% in quattro anni" che si sarebbero aggiunti ad "aumenti individuali".
Conformemente a quanto annunciato al momento di indire il referendum interno, all'annuncio del risultato negativo Janaillac ha annunciato che lascerà l'azienda: "assumo ogni conseguenza di questo voto - ha dichiarato - e nei prossimi giorni presenterò le mie dimissioni al Consiglio d'amministrazione di Air France e di Air France-KLM".
Oggi è il 13/o giorno di sciopero dei dipendenti della compagnia, che da due mesi si oppongono alla direzione per un aumento degli stipendi.