Cerca e trova immobili

STATI UNITIUSA: Horn lo sapeva già. Ma auto truccate anche in Europa

08.10.15 - 15:54
L'ad di Volkswagen negli Stati Uniti, Michael Horn, sapeva già dei problemi legati alle emissioni nella primavera del 2014
USA: Horn lo sapeva già. Ma auto truccate anche in Europa
L'ad di Volkswagen negli Stati Uniti, Michael Horn, sapeva già dei problemi legati alle emissioni nella primavera del 2014

WASHINGTON - Il numero uno di Volkswagen negli Usa, Michael Horn, sapeva già dei problemi legati alle emissioni nella primavera del 2014. Secondo quanto riporta il New York Times, Horn a quel tempo era stato informato di "una possibile non conformità delle emissioni", ma gli era stato detto anche che gli ingegneri della società avrebbero lavorato con l'Environmental Protection Agency per risolvere il problema. Sempre nel 2014 - scrive ancora il Nyt - gli fu detto che i team tecnici di Volkswagen avevano un piano specifico per rendere i veicoli conformi.

"Volkswagen sa che saremo giudicati non dalle parole, ma con le azioni che porteremo avanti nelle prossime settimane e mesi", afferma intanto Horn in una testimonianza davanti al Congresso Usa.

Testimonianza nella quale Horn sottolinea come la casa automobilistica stava "lavorando instancabilmente per sviluppare soluzioni per ciascuno dei gruppi di veicoli interessati", spiegando che i gruppi di veicoli coinvolti sono tre: ciascuno con una delle tre generazioni di motori diesel 2 litri, con ognuno che richiede una soluzione diversa.

Horn più volte sottolineato come nel 2014 sapeva solo di problemi sulle emissioni, ma non di dispositivi manipolati: "Su questo voglio essere molto chiaro", ha detto. Ha quindi spiegato di aver appreso dei dispositivi truccati solo pochi giorni prima il 3 settembre 2015, quando la casa automobilistica tedesca ha fatto le sue ammissioni all'Epa.

Veicoli truccati non solo negli Usa ma anche in Europa - Volkswagen ha truccato sistematicamente i motori diesel non solo sulle autovetture negli Usa, ma anche in Europa. Lo scrive la Süddeutsche Zeitung, a conclusione di ricerche giornalistiche, compiute assieme alle redazioni delle reti televisive regionali pubbliche Ndr e Wdr.

Secondo il quotidiano, l'azienda avrebbe ammesso la manipolazione in Europa. Il motore del tipo EA 189 era in grado, grazie al software incriminato, di riconoscere l'attivazione del test europeo, per valutare i livelli di emissioni inquinanti e di modificare il suo comportamento.

Senza l'impiego di quel software, le emissioni dei motori diesel Vw non sarebbero rientrate nei limiti imposti dalle norme Euro 5. Sempre secondo la SZ, il defeat-device utilizzato sui modelli europei è più sofisticato di quello adottato sulle auto per gli Usa e necessita di un lavoro complesso in fabbrica, dal momento che bisogna intervenire separatamente sui singoli modelli. Non può dunque essere il lavoro di singoli ingegneri. Una tesi finora sostenuta dall'azienda e confermata anche dalla nuova dirigenza nelle dichiarazioni dei giorni scorsi.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE