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ITALIAArrestato in Slovenia il "re" delle truffe online

15.05.14 - 18:08
Arrestato in Slovenia il "re" delle truffe online

GORIZIA - L'hanno bloccato a Lubiana, in Slovenia, dove si nascondeva da qualche tempo, ancora una volta sotto mentite spoglie. Dopo aver utilizzato in passato nomi di fantasia come Max Ryner e Andrea van der Ende, si spacciava per il romano Giuseppe De Vico.

 

Nella capitale slovena è stato finalmente preso il "re" delle truffe online, Carlo Rao, 35 anni, originario di Monfalcone (Gorizia), che aveva fatto perdere le proprie tracce nel 2012 dopo aver scontato una minima parte dei 27 anni e 8 mesi di carcere, cumulo di sentenze passate in giudicato da una dozzina di tribunali italiani, da Udine a Napoli, da Bologna a Ravenna. A guidare l'attività investigativa la Squadra mobile di Gorizia, che a dicembre aveva ricevuto dai colleghi della Questura di Roma una segnalazione su una possibile presenza di Rao nel territorio isontino.

 

Le indagini si sono intensificate a ridosso delle festività pasquali, dopo che nei suoi confronti era stato emesso un mandato d'arresto europeo. A tradire il truffatore monfalconese una transazione bancaria, intercettata dagli investigatori. Dopo aver ritirato i soldi da uno sportello di uno dei principali istituti di credito della capitale slovena, Rao è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile goriziana, che hanno collaborato con i colleghi della Polizia Criminale di Nova Gorica e Lubiana. Condotto in carcere, potrebbe essere estradato a breve.

 

Rao era stato arrestato nel 2009 a Tolone (Francia), con l'accusa di truffa, possesso di documenti falsi e per migliaia di raggiri effettuati online: truffe che, complessivamente, gli avevano fruttato circa 500 mila euro. Aveva affinato negli anni un meccanismo collaudato, che gli permetteva di imbastire truffe incentrate sulla vendita via internet di cellulari, schede telefoniche, gioielli, ma anche viaggi e pacchetti vacanze per Formentera. Generalmente, una volta ricevuto l'anticipo dalle malcapitate vittime, faceva perdere le proprie tracce.

 

Accusato anche di sequestro di persona dall'ex fidanzata Maria, una ragazza delle Marche, di recente Rao aveva messo a punto un sistema di falsi annunci di lavoro, attraverso i quali riusciva a convincere giovani e disoccupati a pagare acconti richiesti come falsa copertura di inesistenti tasse di concessione governativa.

 

Ats Ans

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