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MADRID - Manifestazione delle prostitute di strada a Madrid contro l'ordinanza sulla "convivenza cittadina" che il Comune si appresta ad approvare e che prevede sanzioni da 750 a tremila euro per i clienti.
Alcune decine di prostitute si sono radunate nel tardo pomeriggio, sotto sguardi divertiti o perplessi dei passanti, all'angolo di Puertra del Sol con calle Montera, la strada centralissima con la maggiore concentrazione di prostitute. Un minicorteo ha poi percorso i 400 metri della strada - sulla quale vi è anche un comando di polizia municipale - fino ad arrivare alla Gran Via, che delimita un'altra zona in cui avviene il meretricio nella capitale spagnola.
L'ordinanza non prevede multe per le prostitute perché, secondo studi del Comune, il 98 per cento delle donne è vittima di violenze e costrizioni. "Multare i clienti significa multare noi", hanno sostenuto le prostitute le quali reclamano anche spazi dove esercitare con discrezione e sicurezza la professione.
Impassibile il sindaco di Madrid, Ana Botella, moglie dell'ex premier del PP José Maria Aznar: "La prostituzione va combattuta perché lede la dignità della persone". Le prostitute, però, la vedono diversamente: "Per noi è un lavoro che ci permette di dar da mangiare ai nostri figli. Tra di noi ci sono single o donne che sono rimaste senza un lavoro comune, perso a causa della crisi".
Secondo stime di associazioni assistenziali, a Madrid le prostitute che esercitano per strada sarebbero almeno duemila, una cifra ritenuta però bassa rispetto a quella reale.
Ats Ans
