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SVIZZERADecapitazione su Facebook, il video non viene rimosso

30.04.13 - 14:48
La giustificazione: "Le persone hanno il diritto di descrivere il mondo che li circonda"
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Decapitazione su Facebook, il video non viene rimosso
La giustificazione: "Le persone hanno il diritto di descrivere il mondo che li circonda"

LUGANO - Una donna in ginocchio di fronte alla telecamera, con le mani legate dietro la schiena. Un uomo le taglia la gola, poi la decapita. È il contenuto di uno video shock apparso alcuni giorni fa su Facebook. In meno di un minuto la sequenza viola le condizioni del social network che affermano: "Non pubblicare contenuti che propongono odio, violenza, minacce, pornografia o contenenti di nudo o violenza evidente o gratuita".

Il video, intanto, è ancora in rete e continua a circolare sulla piattaforma sociale nonostante le numerose segnalazioni di internauti scandalizzati. Paradossalmente, alcuni utenti non esitano a condividere le truci immagini in segno di denuncia.

Il luogo e la data dell'esecuzione non vengono mostrati, ma il sospetto è che si tratti di un regolamento di conti nel mondo della droga in Messico. Lo dimostra il cartello "Los Zetas", che compare nel video e che si riferisce a un'organizzazione criminale nota per le persecuzioni e le violente esecuzioni.

Facebook non cancella il video - "La nostra decisione di non cancellare il video si basa sul fatto che le persone hanno il diritto di descrivere il mondo in cui viviamo". È questa la giustificazione che Facebook ha dato, decidendo di non rimuovere il video, tramite la sua agenzia di relazioni pubbliche in Germania. Uno dei segreti del social network sarebbe proprio quello di "richiamare l'attenzione sulle ingiustizie pubblicando contenuti drammatici o preoccupanti".

Decisione incomprensibile - La decisione di Facebook di non cancellare il video, nonostante le richieste di molti utenti, appare "incomprensibile" allo psicologo Daniel Süss che, interrogato da 20 Minuten online, spiega: "La preoccupazione dovrebbe essere quella di rispettare le leggi sulla tutela dei minori: i bambini possono essere segnati da questo tipo di immagini. C'è poi anche l'aspetto etico da considerare nel pubblicare un video, come questo, non contestualizzato".

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