Un vero e proprio cimitero personale che serviva per i suoi riti
TUNISI - Un vero e proprio cimitero personale, composto da almeno due scheletri e 36 teschi umani: è quel che ha trovato la polizia togolese a casa di uno stregone che si serviva dei resti per i suoi riti. L'arresto di Agbodji Aholou, questo il nome dello stregone, è avvenuto a Agbavi, località a sud-est della capitale Lomé e di esso dà notizia, con una corrispondenza, il sito Afrik.com.
La polizia è intervenuta dopo che Aholou aveva sottoposto ad un rito propiziatorio un giovane, che gli aveva chiesto di accrescere la sua forza e di difenderlo dalla malattie. Il giovane, dopo avere bevuto una pozione preparata dallo stregone, si è addormentato e, al suo risveglio, s'è ritrovato circondato da scheletri e teschi. Fuggito, il giovane non ha tenuto per sé la disavventura raccontandola ad un fratello, che si è rivolto alla polizia.
Alla polizia, Aholou ha detto che scheletri e teschi gli erano stati procurati da "pastori e preti", provocando l'indignazione della locale comunità cristiana.