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BERLINOGermania: apre Documenta, mecca arte contemporanea

10.06.12 - 17:54
Germania: apre Documenta, mecca arte contemporanea
BERLINO - La 13esima Documenta, la maggiore mostra di arte contemporanea al mondo, ha aperto i battenti a Kassel e per oltre tre mesi, fino al 16 settembre, la cittadina dell'Assia si trasformerà in un parnaso di arte e business, attirando nel cuore della Germania il gotha internazionale di artisti, esperti e mercanti.

Circa 300 i partecipanti, di cui 150 artisti ma anche scienziati, filosofi, curatori, scrittori: cittadini tutti, per 100 giorni, di una "città ideale", se non platonica, quanto meno ispirata alla riflessione sull'arte, il presente, l'ambiente e il pianeta e i suoi abitanti.

L'intera città - mai come in questa edizione - diventa palcoscenico e scenografia della mostra: 1,5 km2 la superficie utilizzata. E le location (oltre 30) non sono solo i musei, ma anche una vecchia stazione, un parco, un bunker, un cinema, un hotel con sala da ballo, grandi magazzini e un ex convento fuori Kassel, adibito in passato a carcere, campo di concentramento nazista, riformatorio, e usato oggi come clinica psichiatrica.

"Crollo e ricostruzione" è il motto della mostra - che si svolge ogni cinque anni a partire dal 1955 - e si articola quest'anno in quattro segmenti: Sotto assedio, In stato di speranza, In ritiro e Sul palcoscenico.

Ambiziose le aspettative della curatrice Carolyn Christov-Bakargiev, che vuole battere di 250'000 il record di visitatori segnato dal predecessore Roger Bürgel nel 2007: il viennese attirò 750'000 persone, lei vuole raggiungere il milione. Circa 2'500 i giornalisti accreditati, 24,6 milioni di euro il bilancio complessivo.

Un mega catalogo che scorta lungo lo sterminato itinerario della mostra (532 pagine) segnala anche stazioni esotiche come una tenda-cucina del Sahara, un padiglione per ipnosi e profumi, la dimora di un eremita e un sanatorio per curarsi dallo stress.

"Questa Documenta è piena di speranza e ottimismo", ha detto la direttrice alla presentazione giorni fa. "È volutamente scomoda e incompleta", "può essere arte o meno", il "confine fra ciò che è arte e ciò che non lo è, è insignificante", ha aggiunto la Christov-Bakargiev.

ATS
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