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STATI UNITIRomney contro Obama, con il problema Trump

30.05.12 - 16:24
Foto Keystone / AP Mary Altaffer
Romney contro Obama, con il problema Trump

WASHINGTON - Mitt Romney conquista ufficialmente in Texas la nomination repubblicana per la Casa Bianca. L'ex governatore del Massachusetts, al termine di una estenuante battaglia partita all'inizio dell'anno, con il Caucus dell'Iowa, ottiene il diritto a correre contro Barack Obama alle prossime presidenziali.

La nomination - Ormai da settimane, dopo il ritiro di Rick Santorum, era solo una lotta contro il tempo. E ora, con la scontata vittoria alle primarie del 'Lone Star State', come viene chiamato il Texas negli Usa, l'ex magnate della Capital Bain taglia il traguardo dei 1144 superdelegati, il 'numero magico' che gli permette di arrivare alla convention repubblicana di Tampa, questa estate, esattamente il 27 agosto, con la candidatura in tasca.

Tutto è cominciato in un'afosa giornata di giugno 2011, quando il miliardario mormone annunciò ad alcuni suoi fan in una fattoria del New Hampshire che sarebbe sceso in campo di nuovo, dopo il flop del 2008, per cercare di sfrattare Obama dalla Casa Bianca. Quel giorno Romney disse che "Barack aveva fallito nel salvare l'economia d'America". E da subito venne visto come il candidato predestinato, l'unico in grado di impensierire Obama, afflitto dalla crisi economica che non tende a mollare la presa.

Problema Trump - Mitt Romney sott'attacco per i suoi legami molto stretti con il miliardario Donald Trump, che, malgrado ogni evidenza, continua a sostenere che Barack Obama non sia americano. Proprio ieri, l'ex governatore del Massachusetts ha festeggiato assieme a Trump, a Las Vegas il voto del Texas che di fatto ha sancito la conquista ormai scontata della nomination repubblicana.

In particolare, Romney viene accusato di essere ambiguo nei confronti del movimento dei 'Birtherists', cioè di chi, come Donald Trump, pensa che Obama sia nato in Kenya, e pertanto sia un impostore, non avendo i requisiti necessari per guidare gli Stati Uniti.

Proprio lo staff di Obama ha infierito su Romney, chiedendogli perchè non prenda le distanze in modo netto dalle teorie farneticanti di Trump, che poi sono le stesse di tantissimi elettori del Tea Party. E su questo punto ha diffuso uno spot in cui si sottolinea la differenza tra quel gentiluomo di McCain e Romney, troppo timido nei confronti dei complottisti.

Proprio nelle ultime ore, sempre Trump, ha avuto uno scontro durissimo con Wolf Blitzer, sulla Cnn, sempre sul tema del 'Birtherism'. Tanto che il giornalista, alla fine ha detto a Trump: "Guarda Donald che con questa storia stai diventando ridicolo".

Ma Romney resta sul vago: da un lato ha ammesso più volte di credere che Obama sia americano, dall'altro ha appena diffuso il suo certificato di nascita, malgrado nessuno glielo abbia chiesto. Il suo problema è farsi accettare da un elettorato ultra-conservatore che lo vede ancora con sospetto. E in questa chiave è di fatto costretto a questo tipo di ambiguità.

Ats Ans

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