Lo comunica il centro di allerta tsunami per il Pacifico del Servizio meteorologico statunitense (NOAA).
Uno tsunami "significativo", sottolinea il Pacific Tsunami Warning Center, si è generato a seguito del terremoto che ha colpito l'Indonesia. Tuttavia, rileva il Centro, le misurazioni del livello del mare "indicano ora che la minaccia è diminuita o terminata per la maggioranza delle aree" interessate. Pertanto, si afferma nel bollettino, l'allarme tsunami lanciato dal Centro "è ora cancellato".
La scossa, che ha suscitato panico, è stata sentita anche a Singapore, in Thailandia e in India. Dopo il terremoto il centro di allerta del Pacifico ha lanciato l'allarme per un rischio di tsunami. L'allerta è stata lanciata anche in Kenya e Tanzania per le coste che si affacciano sull'Oceano Indiano.
L'area di mare interessata è la stessa dove il 26 dicembre 2004 si formò la gigantesca onda anomala, che seminò morte e distruzione dall'Indonesia fino alle coste dell'Africa orientale (230 mila morti in 13 paesi, 170 mila nella sola provincia di Aceh)