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SVIZZERA / BELGIOTre bambini in coma. Il racconto del soccorritore: "Una ragazzina morta in volo"

14.03.12 - 15:33
Gerold Biner, amministratore delegato della Air Zermatt, ieri sera era su uno degli elicotteri che ha trasportato i feriti in ospedale. Annunciato un giorno di lutto nazionale in Belgio
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Tre bambini in coma. Il racconto del soccorritore: "Una ragazzina morta in volo"
Gerold Biner, amministratore delegato della Air Zermatt, ieri sera era su uno degli elicotteri che ha trasportato i feriti in ospedale. Annunciato un giorno di lutto nazionale in Belgio

SIERRE - L'allarme alla sede di salvataggio dell'Air Zermatt è giunto alle 21,59. Trenta minuti dopo davanti, al tunnel della morte della A9, nei pressi di Sierre, 4 gli elicotteri e 15 i soccorritori presenti. Lo scenario è quello dei più terribili.

"Noi piloti abbiamo aspettato l'arrivo dei feriti gravi all'entrata della galleria"  racconta al 20min.ch Gerold Biner, amministratore delegato della Air Zermatt. Biner ieri è salito a bordo di uno degli elicotteri che si sono levati in cielo per raggiungere la zona dell'incidente. Dello scenario più terribile, quello che si è presentato ai soccorritori in galleria, lui non ha visto niente. Biner ha visto però i feriti che lui e i suoi colleghi hanno elitrasportato in diversi ospedali. "La gravità delle ferite e il fatto che tra le vittime c'erano così tanti bambini lasciava presagire al terribile scenario al quale hanno dovuto assistere i pompieri intervenuti".

Binder ha dovuto interrompere il volo a destinazione dell'ospedale di Berna poco dopo il decollo con il suo elicottero: "Trasportavamo una bambina che, purtroppo, non ce l'ha fatta" ha affermato Biner a 20 Minuten Online. Dopo dieci minuti di volo il medico a bordo ha dichiarato la morte della piccola paziente. L'elicottero è tornato indietro, sul posto dell'incidente per caricare altri feriti gravi.

Le operazioni di volo sono terminate verso l'una di notte e Biner questa mattina era in fficio. Il suo pensiero è rivolto alle vittime, ma anche ai soccorritori. La situazione che si è presentata a quest'ultimi è di quelle eccezionali. "I pompieri che sono intervenuti in galleria difficilmente riusciranno a superare questa loro esperienza". Molti vigili del fuoco presenti ieri a Sierre, infatti, non sono professionisti e quindi sarà molto difficile riuscire a superare lo choc. Un soccorritore, infatti, ha dichiarato: "voglio risparmiare ai congiunti delle vitime le immagini che ho ancora nella mente".

Un collaboratore impiegato all'ospedale che si è occupato dell'assistenza dei bambini feriti in arrivo ha raccontato di essersi occupato principalmente di medicare le ferite al capo riportate dai piccoli pazienti, visibilmente sotto choc.

In ospedale, comunque, non si è assistito a scene da telefilm americano. La realtà è tutt'altra cosa. Il silenzio regnava in tutto lo stabile.

Intanto il bilancio resta drammatico. Tre bambini sono ancora in coma, mentre gli altri riversano in gravi condizioni. Non tutte le 28 vittime sono ancora state identificate. Non si sa nulla di 17 bambini della scuola di Stekske. Nel bus c'erano 22 alunni e 2 maestri di quella scuola. "Cinque bimbi sono riusciti a mettersi in contatto con i loro genitori" ha detto Kris Verdyuckt consigliere comunale di Lommel. Ciò che si sa con sicurezza che i due maestri della scuola di "Stekske" sono morti nell'incidente.

Il primo ministro Elio Di Rupo ha intanto proclamato un giorno di lutto nazionale, le cui modalità saranno comunicate in un secondo tempo. Il premier accompagna i parenti in viaggio per la Svizzera.

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