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AUSTRALIAIl «momento critico» dell'Australia

28.06.21 - 13:00
Il governo australiano ha varato una prima linea di difesa contro i nuovi focolai legati alla variante Delta.
keystone-sda.ch / STR (JOEL CARRETT)
Il «momento critico» dell'Australia
Il governo australiano ha varato una prima linea di difesa contro i nuovi focolai legati alla variante Delta.
L'esecutivo viene però criticato per la lentezza della campagna vaccinale. Attualmente, meno del 6% della popolazione australiana risulta completamente vaccinata contro il Covid-19.

SYDNEY - La variante Delta del SARS-CoV-2 ha aperto, per la prima volta dopo mesi, una breccia anche nella bolla australiana. Dopo la zona di Sydney, che da un paio di giorni è nuovamente in lockdown (e ci resterà per almeno due settimane), anche nel Queensland, nei Territori del Nord e nell'Australia Occidentale hanno iniziato a emergere contemporaneamente nuovi casi di contagio.

«Penso che stiamo entrando in una nuova fase di questa pandemia», ha detto il ministro delle Finanze australiano Josh Frydenberg ai microfoni di ABC News. Il governo del paese si è già mosso, convocando una riunione d'emergenza con i leader dei vari Stati per delineare una risposta all'improvviso peggioramento della situazione epidemiologica. Frydenberg ha parlato, senza tanti giri di parole, di un «momento critico» per il Paese.

Il primo provvedimento, annunciato dal premier Scott Morrison, consiste nella vaccinazione obbligatoria per gli operatori delle case per anziani. L'orizzonte che è stato tracciato è quello di metà settembre, data entro cui tutti gli operatori dovranno aver ricevuto almeno la prima dose. Una misura che era stata più volte discussa nei mesi scorsi. «Imporre a una persona l'obbligo di vaccinarsi perché in caso contrario non potrà svolgere il suo lavoro in un particolare settore è una cosa che nessun governo può prendere alla leggera», ha detto Morrison.

Durante l'incontro di gabinetto è stata inoltre decisa anche l'implementazione di test obbligatori per chi arriva nel Paese, che dovranno essere effettuati al termine del periodo di quarantena. Idealmente, due o tre giorni dopo.

Una campagna vaccinale che "zoppica"
Le contromisure messe in campo oggi dalle autorità difficilmente però potranno silenziare l'eco delle critiche per una campagna vaccinale che in questi mesi non è mai riuscita a pigiare sul pedale del gas. Le cifre sono piuttosto eloquenti: a oggi, solamente il 5.9% della popolazione australiana risulta aver completato la vaccinazione contro il Covid-19. E meno di un terzo (29.8%) della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose.

Trasmissione inarrestabile nelle famiglie
«Dobbiamo prepararci a numeri che potrebbero crescere in modo importante», ha detto Gladys Berejiklian, premier del Nuovo Galles del Sud, perché «con questo ceppo stiamo vedendo una trasmissione prossima al 100% nei nuclei familiari». Lo stesso, riporta la BBC, hanno rilevato le autorità di Sydney, che in queste ore sta vivendo la situazione più tesa. «È un avversario formidabile» ha affermato il ministro della Salute del Nuovo Galles del Sud, Brad Hazzard: «Non importa quali misure difensive prendiamo in questo momento, il virus sembra capire come fare a contrattaccarle».

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