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ITALIAMinorenni inglesi violentate alla festa in Basilicata, i loro aguzzini erano in 8

11.09.20 - 13:34
4 dei quali sono già finiti in manette, accertamenti per gli altri. La Pm: «Si sono difese, anche a morsi»
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Fonte Ats
Minorenni inglesi violentate alla festa in Basilicata, i loro aguzzini erano in 8
4 dei quali sono già finiti in manette, accertamenti per gli altri. La Pm: «Si sono difese, anche a morsi»

MATERA - Si comincia a fare chiarezza sulla violenza sessuale di gruppo ai danni di due ragazzine britanniche minorenni avvenuto fra il 7 e l'8 settembre a una festa privata in una villa Marconia di Pisticci (Matera).

A compiere la violenza sessuale di gruppo sarebbero stati otto giovani, quattro restano ancora da accertare, ha detto il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, nel corso di una conferenza stampa nella Questura della Città dei Sassi, precisando che i quattro giovani arrestati hanno tra i 19 e i 23 anni.

Le accuse sono di violenza sessuale e lesioni personale aggravate e continuate. I quattro, residenti a Pisticci e tutti disoccupati, sono stati trasferiti in carcere. Successivamente è stato precisato che sono indagati in stato di libertà tre degli altri quattro giovani che avrebbero partecipato alla violenza sessuale di gruppo. 

Le due ragazze hanno cercato di difendersi e di sfuggire allo stupro di gruppo, durato circa 15 minuti. La violenza - avvenuta in due riprese - è avvenuta in una zona buia del giardino di pertinenza di una villa di Marconia di Pisticci che un uomo - non indagato - aveva affittato per festeggiare il suo compleanno.

La festa, hanno confermato gli investigatori, era "aperta" a tutti, senza necessità di essere stati invitati: la musica ad alto volume ha fatto sì che nessun'altra persona presente si accorgesse della violenza in corso.

Una delle due minorenni ha cercato di difendersi anche dando un morso alle parti intime di uno dei suoi violentatori. Il Procuratore della Repubblica di Matera ha inoltre evidenziato che le due ragazzine - una delle quali di origini lucane, ma che non parlano italiano - resteranno in Italia, almeno fino all'incidente probatorio.

Uno degli arrestati, un 23enne, ha rilasciato al pubblico ministero (pm) Annafranca Ventricelli dichiarazioni spontanee, «utili alla ricostruzione dei fatti e all'individuazione degli altri autori».

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