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STATI UNITIDue vittime nella terza notte di proteste a Kenosha

26.08.20 - 15:15
Una terza persona è finita in ospedale dopo una sparatoria all'esterno di una stazione di servizio
Keystone
Due vittime nella terza notte di proteste a Kenosha
Una terza persona è finita in ospedale dopo una sparatoria all'esterno di una stazione di servizio
Nella città del Wisconsin si protesta ormai da domenica scorsa a seguito del ferimento di Jacob Blake, il 29enne afroamericano colpito alla schiena da un agente di polizia con diversi colpi di pistola.

KENOSHA - Due morti e una persona ferita. È un bilancio durissimo quello che ha incorniciato la terza notte di proteste fra le strade di Kenosha, la città del Wisconsin in cui domenica scorsa un agente di polizia ha aperto il fuoco alle spalle di Jacob Blake, ora ricoverato in gravi condizioni e paralizzato dalla vita in giù.

Nelle scorse ore si era parlato di un'unica vittima. La chiamata al 911 è arrivata poco prima di mezzanotte, segnalando la presenza di alcune persone ferite a causa di alcuni spari. Due di queste, si legge in una nota del Dipartimento di polizia locale, erano già morte all'arrivo degli agenti mentre una terza persona è stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni sono serie ma la sua vita non è in pericolo. Nessuna parola invece sui nomi, le età e la provenienza delle vittime, per le quali sarà necessario attendere i primi risultati dell'indagine.

La sparatoria è avvenuta all'esterno di una stazione di servizio. Le autorità hanno acquisito le registrazioni video delle telecamere di sorveglianza esterna e - stando a quanto dichiarato dallo sceriffo David Beth al New York Times - sono al lavoro per determinare se il conflitto a fuoco sia scoppiato dopo un confronto tra alcuni manifestanti e un gruppo di uomini armati che stava sorvegliando la stazione.

La condanna alle proteste - Quanto accaduto la scorsa notte, e le notti precedenti, a Kenosha è stato condannato duramente dalla madre di Jacob Blake. «Ho visto danni ovunque. Questo non rispecchia né mio figlio né la nostra famiglia», ha detto ai microfoni dei giornalisti presenti. Quest'ultima notte, in particolare, è stata segnata da un lungo scontro fra dimostranti e forze di polizia, che hanno fatto ricorso a gas lacrimogeno e proiettili di gomma cercando di ristabilire l'ordine. Nella città, lo ricordiamo, è stato imposto un coprifuoco nelle ore notturne.

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COMMENTI
 

GI 3 anni fa su tio
In questa stessa nazione, un paio di secoli fa, la legge era la pistola....e nessuno andava in piazza a dimostrare...
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