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CINAHong Kong, finora eseguiti più di 30 arresti

01.07.20 - 10:56
Gli addebiti vanno dalla manifestazione illegale alla violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale
Keystone
Fonte ats
Hong Kong, finora eseguiti più di 30 arresti
Gli addebiti vanno dalla manifestazione illegale alla violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale

HONG KONG - In base alla nuova legge sulla sicurezza nazionale appena entrata in vigore, la polizia di Hong Kong ha eseguito finora a vario titolo più di 30 arresti a Causeway Bay, dove era attesa una manifestazione non autorizzata.

Gli addebiti che vanno dalla manifestazione illegale alla violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, fino all'ostacolo al rispetto delle leggi e al possesso di armi offensive.

Lo si apprende dai social media delle forze dell'ordine che avevano già annunciato il primo arresto in base alla legge sulla sicurezza nazionale per un uomo in possesso di una bandiera dell'Hong Kong indipendente.

La polizia, nel frattempo, ha usato per la prima volta anche la nuova bandiera viola che vale come monito ai manifestanti che utilizzano bandiere o striscioni illegali o che scandiscono cori e slogan che esprimono propositi di secessione o sovversione.

Intanto, alla cerimonia del 23/mo avversario del ritorno dei territori sotto la sovranità cinese, la governatrice Carrie Lam, ha ribadito che la nuova legge sulla sicurezza nazionale non intaccherà l'alto livello di autonomia o l'indipendenza giudiziaria di Hong Kong.

Si tratta del «più importante sviluppo» nei legami bilaterali e di uno storico passaggio nel miglioramento del meccanismo di tutela della sovranità, dell'integrità e della sicurezza del Paese, ha aggiunto la governatrice. Ha poi rimarcato che la legge, che ora punisce l'oltraggio all'inno nazionale cinese, è una «inevitabile e pronta decisione per ristabilire l'ordine e la stabilità nella società» nell'ex colonia britannica.

Un piccolo gruppo di manifestanti ha protestato contro la nuova legge che, secondo i più critici, è destinata a frantumare l'ampia autonomia e libertà che Pechino aveva promesso di mantenere a Hong Kong per almeno 50 anni, fino al 2047, secondo il modello «un Paese, due sistemi». La grande marcia tenuta ogni anno dagli attivisti pro democrazia è stata vietata dalla polizia, ufficialmente per le cautele legate al Covid-19.

Dal canto suo il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha minacciato «rappresaglie» degli Usa dopo quello che ha definito «un triste giorno» per Hong Kong in seguito all'approvazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale.
 
 

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