Cerca e trova immobili

EUROPACoronavirus: in Europa superato il picco, «ma sarà una maratona»

12.06.20 - 21:36
Nei Paesi europei il rischio legato alla circolazione del virus SarsCov2 è moderato e in alcuni casi basso
keystone
Fonte ats ans
Coronavirus: in Europa superato il picco, «ma sarà una maratona»
Nei Paesi europei il rischio legato alla circolazione del virus SarsCov2 è moderato e in alcuni casi basso
Tuttavia nelle prossime settimane sarà possibile un nuovo aumento di casi. Per ora i focolai sono ben individuabili, ma richiedono attenzione. Soprattutto in vista dell'autunno

ROMA - In Europa la pandemia di Covid-19 ha superato il picco, ma la discesa della curva epidemica non si annuncia veloce: «non sarà uno sprint, ma una maratona», avvertono i Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc). Una frase spesso detta e ripetuta anche dalle autorità elvetiche negli scorsi mesi e nelle scorse settimane.

Rischio moderato/basso - Se nei Paesi europei il rischio legato alla circolazione del virus SarsCov2 è moderato e in alcuni casi basso, non è così dall'altra parte dell'Atlantico, dove soprattutto in America Latina la prima ondata della pandemia sta raggiungendo numeri altissimi in termini di casi e decessi.

Vivere con il virus in attesa del vaccino - Ovunque si spera nel vaccino, ma per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) adesso è importante «imparare a convivere col virus». Questo perché, osserva il capo delle Emergenze dell'Oms Mike Ryan, «speriamo di trovare un vaccino efficace, ma non è garantito che questo accada». Di conseguenza «i governi di tutto il mondo devono trovare un equilibrio tra il controllo del virus e le conseguenze sociali ed economiche delle misure».

Aumento di casi in arrivo - In Europa la curva epidemica continua a salire solo in Polonia e in Svezia, ma gli Ecdc avvertono che «un aumento dei casi è probabile nelle prossime settimane». Incoraggianti anche i dati sui decessi, tanto che sulla rivista "The Lancet" il gruppo dell'Imperial College di Londra, coordinato da Lucy Okell, interpreta i dati degli Ecdc individuando un plateau della mortalità in Europa assestato su valori compresi fra lo 0,5% e l'1%: un dato maggiore rispetto a quello dell'influenza stagionale, ma comunque positivo, e probabilmente dovuto alle misure di contenimento.

Guai, però, ad abbassare la guardia. «La pandemia non è finita», dicono gli Ecdc. «Mentre osserviamo una tendenza alla riduzione in Europa, servono ancora sforzi continui per limitare la diffusione della malattia». C'è quindi da affrontare una lotta ancora lunga, in cui «il contributo di ognuno può fare la differenza», aggiungono riferendosi alle misure di prevenzione.

Focolai ben individuabili - Mentre negli Stati Uniti e in America Latina la pandemia si estende a macchia d'olio, in Europa ci sono focolai bene individuabili, che richiedono comunque una stretta sorveglianza, soprattutto in vista dell'autunno. Basti pensare al recente focolaio di Roma, oppure a quelli nell'est della Francia.

Imparare a convivere con il virus è importante soprattutto in vista dell'autunno, quando le malattie respiratorie invernali potrebbero confondersi con il coronavirus.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Eh si, i parametri orbitali terrestri non solo cambiano il clima in modo ciclico, l'inclinazione dell'asse è responsabile dal fatto che quando in Europa inizia l'estate in sudamerica inizia l'inverno favorendo l'influenza.

Corri 3 anni fa su tio
Se non avete visto, guardate e diffondete hai vostri cari questo documentario, capire chi governa il mondo. Su YouTube “Thrive In italiano “
NOTIZIE PIÙ LETTE