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MONDOSalgono i morti causati dal coronavirus in Brasile

14.04.20 - 08:37
I principali aggiornamenti a tema Covid-19 dal mondo
keystone-sda.ch (Antonio Lacerda)
Continua a crescere il numero dei morti e dei contagiati in Brasile.
Continua a crescere il numero dei morti e dei contagiati in Brasile.
Fonte Ats Ans Afp
Salgono i morti causati dal coronavirus in Brasile
I principali aggiornamenti a tema Covid-19 dal mondo

BRASILIA - Sono saliti a 23'430 i casi confermati di Covid-19 in Brasile, dove si contano 1'328 morti. Lo ha rivelato ieri il ministero della salute nel bollettino quotidiano.

I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 105, mentre i nuovi contagi sono stati 1'261. San Paolo si conferma la città più colpita dalla pandemia di coronavirus, con 8'895 positivi e 608 decessi. In una settimana, il numero delle vittime ha subito un'impennata del 99%.

Venezuela, aiuti dalla Croce Rossa - Il Venezuela ha ricevuto ieri un nuovo carico di 45 tonnellate di aiuti umanitari dal Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) specialmente dedicato al contrasto dell'epidemia di coronavirus. Lo riferisce il quotidiano "El Universal" di Caracas. In base all'ultimo rilevamento, il ministero della sanità venezuelano ha confermato che finora sono stati accertati 189 casi di contagio da coronavirus su tutto il territorio nazionale e nove morti.

Quello ricevuto ora, ha ricordato il responsabile delle operazioni della Croce Rossa venezuelana Herman Bonjohanni, è materiale proveniente da Panama che costituisce il quinto carico di questo tipo inviato dal CICR negli ultimi mesi, per complessive 88 tonnellate.

Gli aiuti arrivati includono prodotti per la potabilizzazione dell'acqua, kit di sterilizzazione e di pulizia per ospedali, otto generatori elettrici, kit vari di prima necessità, mentre presto si aggiungeranno abiti e mascherine sanitarie per la protezione personale. «Calcoliamo - ha sostenuto Bonjohanni - che con quello che abbiamo ricevuto potremo aiutare almeno 40'000 persone. Molte cose saranno trasferite alla Croce Rossa a livello nazionale ma offriremo una particolare attenzione alla zona di frontiera con la Colombia: Guasdualito, San Antonio del Táchira e Zulia». Una settimana fa l'Organizzazione panamericana della sanità (Ops), il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) e il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), avevano donato al Venezuela altre 90 tonnellate di aiuti umanitari.

Rinviate le presidenziali nella Repubblica Dominicana - La Giunta centrale elettorale della Repubblica Dominicana ha reso noto di aver deciso il rinvio al 5 luglio delle elezioni presidenziali e legislative previste inizialmente per il 17 maggio. In una risoluzione pubblicata attraverso il suo portale ufficiale, la Giunta ha comunicato ufficialmente che la decisione del rinvio è stata presa "per cause di forza maggiore", di fronte all'estendersi dell'emergenza introdotta per combattere l'epidemia del coronavirus.

Allo stesso tempo è stato comunicato anche la riprogrammazione del calendario di preparazione del processo elettorale, con la precisazione che, nel caso che per la scelta del nuovo capo dello Stato fosse necessario un ballottaggio, questo si svolgerà il 26 luglio. Il rinvio è avvenuto, si appreso, dopo la consultazione della posizione di 23 partiti politici, di diversi soggetti politici e di rappresentanti d'istituzioni della società civile dominicana.

Giappone, cinquantenni contagiati - Circa il 70% dei casi di contagio da coronavirus in Giappone riguardano le persone con un'età intorno ai 50 anni, mentre oltre l'80% delle morti dovute all'agente patogeno colpisce gli individui con più di 70 anni.

È quanto evidenziano i dati del ministero della Salute nipponico, escludendo i circa 700 passeggeri della nave Diamond Princess ancorata nella baia di Yokohama, a sud di Tokyo. L'indagine aggiornata a domenica sera indica che le morti da coronavirus in Giappone comprendono 37 persone tra i settantenni, 36 tra chi ha più di 80 anni di età e 11 tra gli ultranovantenni.

Gli individui che superano i 70 anni di età costituiscono l'82,4% del totale delle vittime. Allo stesso tempo, lo studio del ministero non segnala decessi tra i pazienti sotto i 30 anni o casi gravi in quella fascia di età. A oggi i casi di contagi in Giappone si assestano a 7'645, con 143 morti accertate.

India, lockdown fino al 3 maggio - Il primo ministro Narendra Modi ha annunciato oggi l'estensione fino al 3 maggio del confinamento in India per combattere la pandemia di coronavirus.

«Le discussioni con i leader statali e i ministri hanno portato alla conclusione che il contenimento dovrà essere esteso. Alcuni Stati hanno già deciso di estenderlo. Il paese dovrà estenderlo almeno fino al 3 maggio», ha detto il leader nazionalista indù in un discorso tv alla nazione. Dal 25 marzo in India, paese da 1,3 miliardi di abitanti, è in atto un severo confinamento.

Quasi 12mila positivi in Israele - Il numero dei casi positivi di coronavirus è salito in Israele a 11'868, mentre i decessi sono stati finora 117. Lo ha reso noto il ministero della sanità. I malati gravi sono oggi 181 e di questi 136 sono in rianimazione. Le guarigioni sono state 2'000. Ieri era stato riferito che il numero dei casi positivi si attestava a 11'235. I malati in condizioni gravi erano già 181 e fra di essi 131 erano in rianimazione. I decessi erano complessivamente 110 e le guarigioni circa 1'700.

Boom di casi in Russia - Il numero di casi di coronavirus in Russia è aumentato di 2'774 unità nelle ultime 24 ore, arrivando a toccare quota 21'102. È il dato più consistente da quando sono iniziate le rilevazioni, peraltro in continuo aumento. I morti ufficiali, nello stesso lasso di tempo, sono stati 22 - in totale dunque sono 170. Altri 1'489 casi di coronavirus sono stati poi confermati a Mosca, toccando quota 13'002, fa sapere la task force nazionale contro l'epidemia, citata dalla Tass. Intanto circa 21'000 letti d'ospedale per pazienti affetti da coronavirus saranno allestiti nella capitale nei prossimi 10 giorni.

Amnistia in Turchia per 90'000 detenuti - Il Parlamento turco ha approvato la scorsa notte una maxi-amnistia per ridurre i rischi di diffusione del coronavirus nelle carceri sovraffollate. Il provvedimento porterà alla liberazione o al trasferimento ai domiciliari di circa 90'000 detenuti, ossia quasi un terzo del totale, ma esclude gli oppositori del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il testo, presentato dall'Akp di Erdogan e dai suoi alleati nazionalisti del Mhp, è stato approvato con 291 voti a favore e 51 contrari e prevede sconti di pena per colpevoli di molti reati minori, donne incinte, madri di figli piccoli, anziani e malati cronici. La norma non si applica invece ai condannati per terrorismo, droga, violenze su donne e minori, abusi sessuali e omicidio di primo grado. Tra i dissidenti di spicco esclusi dall'amnistia, denunciano diverse organizzazioni non governative tra cui Human Rights Watch e Amnesty International, ci sono il leader curdo Selahattin Demirtas, che soffre di problemi di pressione, lo scrittore 70enne Ahmet Altan e il filantropo Osman Kavala.
Nelle carceri turche risultano ufficialmente 17 detenuti malati di Covid-19, di cui uno in terapia intensiva. In Turchia si registrano al momento 61'000 casi di contagio e 1'296 vittime.

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