L'OMS: «Non si elimino troppo presto le restrizioni, si va verso una ricaduta mortale»
A Seul, intanto, 91 casi in cui il virus pare essersi "riattivato" dopo la guarigione
NEW YORK - Sono oltre 100 mila i morti nel mondo a causa del coronavirus secondo un conteggio della John Hopkins University che in serata stima a 100'376 i decessi totali.
L'allarme dell'OMS: «Non si pensi troppo presto al "dopo"» - «Alcuni paesi stanno già pianificando la transizione dalle restrizioni» ma «eliminarle troppo rapidamente potrebbe portare a una ricaduta mortale» del coronavirus.
Lo ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. «La discesa - ha sottolineato - può essere pericolosa quanto la salita se non gestita correttamente».
«L'Oms - ha aggiunto Ghebreyesus - sta lavorando con i Paesi interessati sulle strategie per allentare gradualmente e in sicurezza le restrizioni. I fattori da considerare sono che il numero di contagi sia sotto controllo, che siano disponibili servizi sanitari sufficienti, che siano ridotti al minimo i rischi negli ambienti più esposti, che siano messe in atto misure preventive sul lavoro, nelle scuole e in altri luoghi frequentati, che si controlli il rischio di casi importati e che le comunità coinvolte siano pienamente consapevoli e coinvolte nella transizione».
A Seul 91 casi di re-Covid - In Corea del Sud si scoprono 91 casi di pazienti ritenuti guariti dal coronavirus che risultano adesso nuovamente positivi. Lo riferiscono diversi media internazionali.
Anche agli esperti non è ancora del tutto chiaro se sia verosimile la possibilità per i pazienti di infettarsi più di una volta con il Covid-19 o se e quanto una volta guariti si sviluppi immunità al virus.
Sta di fatto che per questi casi sudcoreani il direttore del centro nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie, Jeong Eun-kyeong, ritiene più probabile che il virus possa essersi "riattivato" rispetto alla possibilità di nuove infezioni, ha spiegato in un punto stampa.