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ITALIARallentamento dei contagi per il terzo giorno consecutivo, 743 nuove vittime

24.03.20 - 16:28
Senza le misure restrittive almeno il 70% degli italiani avrebbe contratto il coronavirus, afferma uno studio
keystone-sda.ch (ALESSANDRO DI MARCO)
Uno studio ha analizzato la percentuale di italiani che avrebbero contratto il coronavirus senza le attuali misure restrittive.
Uno studio ha analizzato la percentuale di italiani che avrebbero contratto il coronavirus senza le attuali misure restrittive.
Fonte Ats Ans
Rallentamento dei contagi per il terzo giorno consecutivo, 743 nuove vittime
Senza le misure restrittive almeno il 70% degli italiani avrebbe contratto il coronavirus, afferma uno studio
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a sanzioni più dure

ROMA - Il capo della Protezione civile italiana Angelo Borrelli ha dato una, seppur piccola, buona notizia nel corso dell'aggiornamento quotidiano dei dati dell'emergenza coronavirus.

Per il terzo giorno consecutivo la crescita dei contagi è rallentata: sono 3612 i nuovi positivi, che portano il dato totale a 54030. Molto alto il numero dei morti: 743 in tutta Italia, in aumento rispetto a ieri. In totale sono 6820 le persone che hanno perso la vita dall'inizio dell'epidemia.

I dati lombardi - L'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera ha fornito gli ultimi dati riguardanti la regione. Le persone che sono risultate positive sono 30703, più 1942 rispetto a ieri e in aumento sui dati comunicati lunedì. I ricoverati sono 9711, più 445 sulle 24 ore. I ricoverati in terapia intensiva sono 1194 e dimessi 6657, oltre 600 in più nell'ultimo giorno. 

I morti sono 4178, 402 in più rispetto a ieri.

Lo studio sulle misure restrittive - Senza le contromisure di restrizione, il 70-80% degli italiani sarebbe stato colpito dal Covid-19 e il 10% della popolazione, pari a 6 milioni di persone, avrebbe avuto bisogno della terapia intensiva.

Con misure molto rigide applicate fin dall'inizio, invece, a essere colpito sarebbe stato solo lo 0,08% della popolazione. Lo ha stimato con modelli matematici un gruppo di ricercatori italiani in collaborazione con la Task Force Covid-19 del Policlinico San Matteo di Pavia.

Nello studio apparso sul sito Arxiv, che ospita i lavori che non hanno ancora passato il vaglio della comunità scientifica, i ricercatori hanno ipotizzato tre possibili scenari, tarando il modello con i dati epidemici del primo periodo, che vanno dal 20 febbraio al 12 marzo, quando le misure di restrizione consistevano principalmente nella chiusura di scuole e università.

«Abbiamo ipotizzato uno scenario in cui le misure hanno un effetto blando, un altro in cui l'effetto è forte, e un altro in cui è molto forte», spiega una autrice, Giulia Giordano, dell'università di Trento. Confrontando quindi tutti i dati disponibili finora e i diversi scenari, si vede che «siamo nel primo scenario, cioè le misure hanno avuto un effetto finora contenuto, perché sono il risultato dei provvedimenti presi prima delle misure più rigide di quarantena», continua Giordano. Il che significa «che non bisogna mollare, ma aspettare, perché gli effetti dovrebbero iniziare a vedersi tra questa e la prossima settimana», prosegue.

I ricercatori hanno anche calcolato l'arrivo del picco a seconda dei diversi scenari. Con misure a effetto blando «il picco potrebbe arrivare tra uno-due mesi - conclude Giordano - mentre con provvedimenti a effetto più forte entro un paio di settimane».

Ok a sanzioni più dure - L'agenzia di stampa Ansa afferma che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che introduce sanzioni più dure per chi viola le norme anticontagio da coronavirus e uniforma il quadro normativo.

Oltre due milioni di persone controllate - Sono 2.244.868 le persone controllate dalle forze dell'ordine italiane dall'11 al 23 marzo, nell'ambito dei posti di blocco messi in atto per l'emergenza coronavirus. Solamente ieri sono state controllate 228.550 persone e 9.949 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 87.558: è stata decretata la sospensione di 25 e 103 esercenti sono stati denunciati.

Lombardia, tasse regionali sospese - In Lombardia le tasse regionali sono sospese fino al 31 maggio. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini. Il pagamento di bollo auto e Irap è prorogato al 30 giugno, senza applicazione di sanzioni e interessi.

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