I contagi in tutta Italia sono 322, 11 i nuovi decessi.
MILANO - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha confermato che «la situazione si è stabilizzata».
«La popolazione sta reagendo in maniera estremamente composta, seria e civile» e ora devono passare 4-5 giorni per capire «quale effetto possono dare i provvedimenti presi».
L'assessore alla Sanità Giulio Gallera ha fatto l'aggiornamento dei dati: 240 i contagi su più di 1800 tamponi processati e che sono andati in laboratorio. Per quanto riguarda i decessi «aspettiamo di avere il via libera dall'Istituto superiore di sanità» per la conferma. Negli ospedali, specialmente nella "zona rossa" del Lodigiano, stanno arrivando mascherine, tamponi e altri presidi sanitari. «Nessun reparto lombardo sta chiudendo» ha aggiunto Gallera, precisando un'informazione che sta circolando in queste ore.
In caso di necessità sono state individuate delle strutture da adibire a centri di quarantena. Si sta provvedendo a formare del personale per i centralini telefonici che attualmente sono intasati.
Fontana ha ribadito che l'ospedale di Codogno «non ha commesso nessun errore» e anzi «è andato oltre i protocolli», ed è per questo che mi sono innervosito dopo le affermazioni del presidente del Consiglio Conte.
I casi italiani - Il capo della Protezione civile italiana e commissario all'emergenza Angelo Borrelli ha riferito che i contagi in tutta Italia sono 322 e 11 i decessi causati dal coronavirus. Anche le ultime tre vittime hanno più di 80 anni di età. Ci sono un 91enne e una 83enne lodigiani e una 84enne della provincia di Bergamo. In più c'è un ulteriore morto, in Veneto.
I contagi in Sicilia sono saliti a tre: si tratta di lombardi facenti parte di una comitiva di 28 turisti.