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REGNO UNITOParla il muezzin pugnalato alla gola: «L'ho già perdonato» e intanto è ancora mistero sui motivi dell'aggressore

22.02.20 - 08:51
L'accoltellatore era un britannico che si fingeva musulmano da diverso tempo ma per la polizia non è terrorismo
keystone-sda.ch (Victoria Jones)
Fonte Ats ans
Parla il muezzin pugnalato alla gola: «L'ho già perdonato» e intanto è ancora mistero sui motivi dell'aggressore
L'accoltellatore era un britannico che si fingeva musulmano da diverso tempo ma per la polizia non è terrorismo
L'assalto era avvenuto giovedì, al termine della preghiera, nella moschea di Regent's Park

LONDRA - È stato incriminato per tentato omicidio in attesa di comparire nelle prossime ore dinanzi a un giudice della Westminster Magistrates' Court per la convalida dell'arresto il 29enne che giovedì pomeriggio ha accoltellato il muezzin ultrasettantenne Raafat Maglad durante la preghiera del giovedì pomeriggio nella grande Moschea Centrale di Londra. Lo ha annunciato nella notte Scotland Yard, rendendo nota inoltre l'identità dell'aggressore, che si chiama Daniel Horton.

La polizia ha escluso un movente terroristico dietro l'attacco, ma non è ancora chiaro cosa abbia spinto Horton ad agire. Si sa solo che il giovane - un bianco britannico di radici familiari non musulmane - frequentava la moschea presentandosi o spacciandosi per un fedele.

Il muezzin, ferito al collo, ma non in modo grave, è stato dimesso ieri dall'ospedale ed è tornato a casa. Alla BBC, ha detto di voler tornare presto a guidare la preghiera nella moschea di Regent's Park. Ha poi assicurato di aver già "perdonato" il suo aggressore.

L'assalto, lo ricordiamo, era avvenuto al termine della preghiera. 
 
 

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