Ahmad Alamolhoda, ayatollah di Mashhad, ha pubblicamente minacciato il diplomatico
TEHERAN - Non si placano in Iran gli attacchi contro l'ambasciatore britannico Rob Macaire, fermato sabato a Teheran durante una manifestazione di commemorazione delle vittime del Boeing ucraino abbattuto, trasformatasi poi in una protesta contro le autorità della Repubblica islamica. Ahmad Alamolhoda, ayatollah di Mashhad nel nord-est del Paese, ha pubblicamente minacciato il diplomatico davanti a un gruppo di fedeli, sostenendo che «va fatto a pezzi» e che espellerlo sarebbe un «atto di gentilezza nei suoi confronti».
Al fermo di Macaire, rilasciato dopo poche ore, era seguita la reciproca convocazione di ambasciatori tra Londra e Teheran, e la richiesta di espulsione del diplomatico inglese avanzata dal portavoce della magistratura, Gholamhossein Esmaili.
Le parole dell'ayatollah di Mashhad, nominato dalla Guida suprema Ali Khamenei e ritenuto un ultraconservatore, stanno suscitando indignazione anche tra utenti iraniani sui social network. Nel suo discorso, l'imam ha anche puntato il dito contro i manifestanti che nei giorni scorsi si erano rifiutati di calpestare le bandiere di Usa e Israele all'ingresso di un'università di Teheran, accusandoli di essere "la quinta colonna" di quei Paesi.