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IRAQUn altro raid su Baghdad: sei morti, tra cui un comandante

04.01.20 - 08:19
Gli Stati Uniti hanno colpito nelle prime ore di sabato
Keystone
Un altro raid su Baghdad: sei morti, tra cui un comandante
Gli Stati Uniti hanno colpito nelle prime ore di sabato

BAGHDAD - Dopo l'attacco notturno sull'aeroporto di Baghdad, in cui sono rimasti uccisi il generale iraniano Qassem Soleimani e altre sette persone, nelle prime ore di sabato le forze armate statunitensi hanno effettuato un altro raid. Stavolta nei territori a nord della città. E si contano sei morti e tre feriti gravi

L'attacco - come riporta la tv di Stato irachena - sarebbe stato rivolto contro un convoglio del gruppo filo-iraniano Hashed Al Shaabi. Tra le vittime vi sarebbe un comandante dello stesso. Ma tale informazione viene smentita dal gruppo.

Il raid notturno ha avuto luogo poche ore prima dell'inizio di un corteo funebre per il generale iraniano Qassem Soleimani e per il vicecomandante della milizia Hashed Al Shaabi. Entrambi hanno perso la vita nell'attacco della notte precedente.

Lettera dell'Iran all'ONU - «L'assassinio del generale Qassem Soleimani è un esempio evidente di terrorismo di Stato e, in quanto atto criminale, costituisce una grave violazione dei principi di diritto internazionale, compresi quelli stipulati nella Carta delle Nazioni Unite. Comporta quindi la responsabilità internazionale degli Usa». Lo ha scritto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Takht Ravanchi, in una lettera al segretario generale Antonio Guterres e al collega del Vietnam Dang Dinh Quy, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza.

«Questo atto illegale invalida chiaramente la pretesa degli Stati Uniti di combattere il terrorismo - ha aggiunto - in realtà, stanno combattendo coloro che combattono i terroristi».

Ravanchi ha parlato di politica «ipocrita» di Washington: «Questa mossa provocatoria aveva lo scopo di una escalation delle tensioni a un livello incontrollabile ed è evidente che gli Stati Uniti avranno la piena responsabilità di tutte le conseguenze».

 

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