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Travolte dalla valanga in pista: «Stamattina non c'era pericolo» La tragedia ha colpito il Trentino Alto Adige. Una donna di 25 anni ha perso la vita insieme alla figlia di 7 anni e a una coetanea della bimba
BOLZANO - «I nostri collaboratori la mattina presto hanno valutato la situazione e non c'erano pericoli. Se avessero avuto dei dubbi non avrebbero certo aperto la discesa a valle». Lo dichiara Thomas Konstantin Stecher, Direttore delle Funivie Ghiacciai Val Senales, che non esclude che la valanga che ha ucciso tre persone «sia stata causata da sciatori fuori pista».
Le vittime sono una donna di 25 anni, sua figlia di sette e un'altra bimba coetanea. Tutte parte di una comitiva di turisti tedeschi. La donna e sua figlia erano di Hauterode, nella Turingia, l'altra bambina era di Eschweiler, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Un bambino di 11 anni e suo padre, di Eschweiler, sono rimasti feriti e sono ricoverati nell'ospedale di Merano.
La tragedia si è verificata sulla pista da sci che dal ghiacciaio del Trentino Alto Adige, a oltre 3'000 metri di quota, porta al fondo valle. La slavina si è staccata nel tratto tra la cosiddetta "forcella dei contrabbandieri" e il rifugio Teufelsegg. Le vittime si trovavano sulla pista quando sono state investite poco dopo mezzogiorno. La valanga era di grandi dimensioni, con una larghezza di circa 150 metri e una lunghezza di circa 500 metri.
«Siamo tutti scioccati da questa terribile tragedia. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie colpite. Faremo ogni sforzo per stare loro vicino», dichiara Stecher. Ogni giorno collaboratori esperti delle Funivie Ghiacciai, coinvolgendo anche la locale commissione valanghe, valutano la situazione prima di aprire le piste al pubblico. Così è stato anche oggi.
