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ITALIASardine: a San Giovanni in più di 100'000

14.12.19 - 20:30
Soddisfazione da parte degli organizzatori
keystone-sda.ch (ANGELO CARCONI)
Sardine: a San Giovanni in più di 100'000
Soddisfazione da parte degli organizzatori

ROMA - «Siamo più di 100'000, abbiamo riempito piazza San Giovanni. E da domani ci confronteremo su ciò che sarà». Lo dice al termine della manifestazione della Sardine a Piazza San Giovanni Valerio Renzoni, uno degli organizzatore romani dell'evento.

«Domani inizia una nuova fase. Ci sarà un momento in cui ci siederemo e ci guarderemo negli occhi, per confrontarci su ciò che è stato e su ciò che sarà».

«È stata - prosegue Renzoni - una piazza colorata, solidale, aperta. La partecipazione dei giovani è stata straordinaria. Migliaia di studenti, universitari, giovani lavoratori a dimostrazione che tra le nuove generazioni c'è voglia di cambiare le cose, c'è passione per la cosa pubblica e la politica».

Il punto, di Luca Laviola, Ansa - Missione compiuta: le Sardine si prendono anche piazza San Giovanni a Roma, luogo storico della sinistra, stipate a decine di migliaia. Più di 100'000, dicono gli organizzatori. Un terzo circa, per la questura.

«L'idea era riempirla e cambiare un po' la percezione della politica in questi anni - esulta l'organizzatore e "inventore delle Sardine" Mattia Santori -. Direi che l'obiettivo è stato raggiunto». In un happening collettivo antifascista e antirazzista il leader bolognese elenca dal palco le prime proposte, tra cui la revisione (o abrogazione) dei decreti sicurezza.

E mentre si moltiplicano i sostegni dei politici - il segretario del Partito democratico (Pd) Nicola Zingaretti in testa -, i coordinatori delle Sardine di tutta Italia domani si riuniranno a Roma «per programmare la nuova ondata di gennaio», spiega Santori.

In piazza persone di tutte le età, numerosi i giovani. Moltissimi sfoggiano piccole o grandi sardine di tutte le fogge e materiali, tra gruppi di migranti che chiedono documenti e diritti e vip come Paola Turci, Isabella Ferrari, Vauro, Kasia Smutniak, Erri De Luca e Michele Santoro.

Lo speaker proclama «abbiamo deciso di riprenderci la piazza antifascista», poi tocca alla presidentessa dell'Associazione partigiani (Anpi) Carla Nespoli che parla di "lotta e speranza". Si canta Bella Ciao sotto una sardina-striscione di 80 metri. Ecco sul palco - il rimorchio di un Tir - il medico dei profughi Pietro Bartolo, ragazzi che leggono la Costituzione, una giovane transessuale.

Ma è quando prende il microfono Santori che la piazza si infiamma davvero. Il trentenne "inventore delle Sardine" - assieme a tre amici di Bologna - tiene la scena senza alcuna timidezza. «Qui c'è chi distingue la politica dal marketing - grida -, meglio i vostri cervelli che un milione di like" sui social. "Questa è una piazza spontanea, nessuno ci ha costretto a venire».

Santori snocciola le altre decine di città che oggi ospitano le Sardine, in Italia e in Europa, poi passa al "programma". Alcuni punti non strettamente politici, ma comunque le prime proposte del movimento. «Ripensare i decreti sicurezza», ma una parte della piazza rumoreggia e si corregge «va bene, abrogarlix. Poi, «chi è eletto faccia politica nelle sedi proprie e non stia sempre in campagna elettorale; chi è ministro comunichi solo per canali istituzionali; la politica sia trasparente nell'uso delle risorse sui social, la stampa traduca le informazioni in messaggi fedeli ai fatti, la violenza fuori dalla politica in toni e contenuti, quella verbale equiparata a quella fisica".»

Il sospetto è che le Sardine possano diventare un partito. «Il 99 per cento di noi non lo vuole», assicura Santori, che rispondendo ai giornalisti torna a polemizzare con l'ex vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini e l'ex ministra Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), «che strizzano l'occhio ai fascisti».

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