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CAMBOGIASi continua senza sosta a cercare Amelia: «Speriamo nel miracolo»

29.10.19 - 14:00
La 21enne britannica era scomparsa lo scorso giovedì sull'isola di Koh Rong dove si trovava per un viaggio zaino in spalla
keystone-sda.ch/ ()
Amelia in un'altra fotografia diffusa dalla famiglia: «Le autorità britanniche ci hanno lasciati soli», denunciano.
Amelia in un'altra fotografia diffusa dalla famiglia: «Le autorità britanniche ci hanno lasciati soli», denunciano.
Si continua senza sosta a cercare Amelia: «Speriamo nel miracolo»
La 21enne britannica era scomparsa lo scorso giovedì sull'isola di Koh Rong dove si trovava per un viaggio zaino in spalla

PHNOM PENH - L'avevano vista l'ultima volta giovedì scorso a un party sulla spiaggia poi, di lei, più nulla. Sono circa 200 gli uomini mobilitati dalle autorità cambogiane per ritrovare Amelia Bambridge, viaggiatrice sacco in spalla di 21 anni, scomparsa sull'isola di Koh Rong in Cambogia.

Come riportato dal Guardian tre persone, dipendenti dell'ostello in cui soggiornava, sono state ammanettate e interrogate dalla polizia. Secondo l'Afp, invece i fermi sarebbero sei. Un gesto - quello del fermo plateale anche se poi non c'è incriminazione - che non è insolito per la polizia cambogiana e non è per forza sinonimo dell'individuazione di un colpevole.

Ad affiancare polizia, esercito e marina nella ricerca diversi volontari, venuti da tutto il mondo. Sebbene le speranze di trovarla viva affievoliscano giorno dopo giorno: «Stiamo perdendo la speranza», conferma il padre di Amelia, Phil Bambridge.

La famiglia, sul posto, ha affiancato gli agenti facendo del vero e proprio lavoro d'investigazione, «spero in un miracolo, ogni tanto accadono». La sua tesi, comunque, è quella del rapimento: «Se ci fosse di mezzo un incidente ormai l'avrebbero già ritrovata», conclude.

Il fratello della ragazza, che ha aiutato con l'esame degli oggetti all'ostello, conferma il generale scoramento: «Le autorità locali ci hanno giurato che non si fermeranno finché non la troveremo», commenta il ragazzo, «se c'è qualcuno da cui ci sentiamo abbandonati, però sono le autorità britanniche. Qui stiamo facendo tutto da soli».

«Sono sicura che non si sia ubriacata o cose del genere», ha commentato la sorella Georgie ai media, «è una ragazza responsabile, quando uscivamo assieme mi teneva sempre d'occhio. È inconcepibile che non facesse attenzione».

L'isola di Koh Rong non è particolarmente grande: «Ormai abbiamo praticamente coperto tutta la superficie», conferma il portavoce della polizia, «adesso bisogna scandagliare ogni anfratto, compresa la costa». Secondo alcuni non è da scartare nemmeno la pista dell'abbandono dell'isola.

Nella giornata di oggi è previsto l'arrivo delle unità cinofile.

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