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EUROPARackete scuote l'Ue: «Dove eravate quando chiedevo aiuto?»

03.10.19 - 23:00
La capitana della SeaWatch 3 ha ricevuto un'accoglienza da star all'europarlamento
keystone-sda.ch/STF (OLIVIER HOSLET)
Rackete scuote l'Ue: «Dove eravate quando chiedevo aiuto?»
La capitana della SeaWatch 3 ha ricevuto un'accoglienza da star all'europarlamento

BRUXELLES - Nell'anniversario della strage di Lampedusa del 2013 in cui persero la vita 368 migranti, la capitana della SeaWatch 3, la tedesca Carola Rackete, scuote l'Europa e riceve un'accoglienza da star all'europarlamento, mentre Matteo Salvini la vorrebbe "in galera".

«Dove eravate nei 17 giorni in cui chiedevo aiuto?», ha chiesto Rackete all'aula che ha accolto i suoi dieci minuti di discorso con una standing ovation. «L'unica risposta che ho avuto allora - ha incalzato rievocando la vicenda di giugno, quando forzò il blocco della Guardia di Finanza italiana per attraccare a Lampedusa - è stata da Tripoli, dove non potevo andare» per non sottoporre le persone a bordo a nuove sofferenze. Perché «in Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti - ha attaccato -. E' stata una vergogna. I governi europei hanno eretto muri, era come se sulla mia nave ci fosse la peste».

La comandante - intervenuta in un panel a cui hanno partecipato anche un rappresentante della Commissione Ue, dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra), della Guardia costiera italiana ed il direttore di Frontex Fabrice Leggeri in videoconferenza - ha definito «una distorsione della giustizia la criminalizzazione delle ong» che salvano vite in mare ed ha giudicato non realistica la soluzione di un meccanismo temporaneo di ricollocamenti, come quello emerso dalla riunione di Malta, invocando piuttosto «la creazione di canali legali verso l'Europa». «Provo tristezza in questo anniversario», ha detto, perché l'Ue «esternalizza sempre di più i salvataggi in mare delegando Paesi in guerra e inaffidabili come la Libia, violando le leggi internazionali».

«E se qualcosa può cambiare in Italia, che ha approvato una legge che viola il diritto internazionale pur se lasciata sola con gli altri Paesi del Mediterraneo - ha concluso - dipende dall'Ue nell'insieme. D'altra parte l'elezione dell'estrema destra in Parlamento, in vari Stati membri, dimostra che qualcosa non va».

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