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FRANCIAMaurice può cantare ancora. «Li abbiamo spiumati»

05.09.19 - 13:00
La proprietaria del gallo era stata portata davanti a un giudice per il canto mattutino del suo animale ovvero per "disturbo anormale del vicinato"
Maurice può cantare ancora. «Li abbiamo spiumati»
La proprietaria del gallo era stata portata davanti a un giudice per il canto mattutino del suo animale ovvero per "disturbo anormale del vicinato"

ROCHEFORT - Il gallo Maurice ha vinto! La sua proprietaria Corinne Fesseau, accusata da molti vicini di casa di "disturbo anormale del vicinato", potrà farlo cantare ancora alle prime luci del mattino. La donna riceverà inoltre 1000 euro di danni, con gli interessi, e la copertura delle spese legali. 

«Sono senza parole, li abbiamo spiumati. È una vittoria per tutte le persone nella mia stessa situazione. Spero che questo precedente diventi giurisprudenza», ha commentato la proprietaria. «Tutti saranno protetti: le campane, le rane, ...», ha aggiunto, riferendosi ad altre controversie di vicinato di Saint-Pierre-d'Oléron, legate ai rumori che mettono in disaccordo che è abituato alla vita rurale e chi meno.

«Maurice ha vinto perché nel diritto francese occorre dimostrare una molestia e questo non è stato fatto», ha spiegato il legale della signora Corinne Fesseau. «Potrebbe nascere una legge Maurice», ha concluso l'uomo. Il caso di questo gallo era arrivato anche oltreoceano.

Articolo sul New York Times, T-shirt 'Let me sing' (Lasciatemi cantare), petizione per 'Salvare Murice' (con 140'000 firme), il gallo di Saint-Pierre d'Oléron era divenuto nelle ultime settimane una sorta di simbolo della ruralità francese minacciata dalla modernità. Secondo i giudici, il suo canto non può rientrare nella categoria giuridica degli schiamazzi o dell'inquinamento acustico. Così Maurice potrà continuare a cantare, con buona pace di tutti coloro che volevano metterlo a tacere.

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