Sosteneva di rendere reversibile l’aborto farmacologico, rivendicando l’affiliazione con l’Università della California: è stato diffidato dall’ateneo e denunciato per le sue affermazioni
SAN DIEGO - L’aborto farmacologico (o aborto “autogestito”) è una procedura approvata dall’ente governativo americano Fda (Food & Drug Administration) e viene somministrata attraverso due dosi di farmaco nell’arco di 48 ore. Secondo il Guttmacher Institute, essa oggi interessa un terzo degli aborti in territorio statunitense e non esiste alcun metodo di reversione della stessa.
Ma secondo il Dr. George Delgado, questo il suo nome, invece, con la somministrazione di una massiccia dose di progesterone dopo la prima assunzione del farmaco, si giungerebbe alla reversione.
Dichiarazioni, queste, secondo la più grande associazione di ostetricia e ginecologia statunitense, l’American College of Obstetricians and Gynecologists, «prive di prove e di etica». Dal New England Journal of Medicine il lavoro di Delgado è stato inoltre definito «un esperimento di ricerca non monitorato».