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SRI LANKAStragi di Pasqua, una «rappresaglia» per gli attacchi in Nuova Zelanda

23.04.19 - 11:01
È quanto emerge da una prima indagine. Il numero dei morti è salito a 321. L'Isis rivendica gli attentati 
KEYSTONE/AP (Eranga Jayawardena)
Gli attacchi nello Sri Lanka sono stati compiuti in «rappresaglia» per la strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda.
Gli attacchi nello Sri Lanka sono stati compiuti in «rappresaglia» per la strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda.
Stragi di Pasqua, una «rappresaglia» per gli attacchi in Nuova Zelanda
È quanto emerge da una prima indagine. Il numero dei morti è salito a 321. L'Isis rivendica gli attentati 

COLOMBO - Gli attacchi nello Sri Lanka sono stati compiuti in «rappresaglia» per la strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda del 15 marzo scorso in cui morirono 50 persone.

È quanto emerge da una prima indagine degli attentati di domenica costati la vita ad almeno 310 persone, secondo quanto ha riferito oggi in Parlamento il vice ministro della Difesa del Paese Ruwan Wijewardene.

«Le indagini preliminari hanno rivelato che quello che è accaduto in Sri Lanka è stata una rappresaglia per l'attacco contro i musulmani a Christchurch», ha affermato Wijewardene, secondo il quale una nota dell'intelligence è stata trasmessa al governo nelle settimane precedenti all'attacco di Pasqua.

Nel documento si evidenziava che un membro del gruppo terroristico identificato come responsabile degli attentati aveva iniziato ad aggiornare i suoi account sui social media con contenuti estremistici all'indomani della sparatoria di massa condotta da un estremista di destra contro due moschee di Christchurch. Ma gli esperti dell'antiterrorismo hanno ritenuto che la natura sofisticata dell'attacco e le attrezzature utilizzate avrebbero probabilmente richiesto mesi di preparazione, compresa la formazione degli attentatori suicidi e il collaudo degli esplosivi.

Wijewardene ha anche ribadito che il primo ministro e altri funzionari chiave del governo non sono mai stati informati della possibilità di un attacco imminente.

Aumenta il numero dei morti - È salito ancora, a 321 morti, il bilancio della strage di Pasqua nello Sri Lanka, fornito dalle autorità di Colombo. I feriti sono circa 500.

Uccisi 45 bimbi - Sono almeno 45 i bambini che hanno perso la vita negli attentati di domenica nello Sri Lanka, tra cui uno di 18 mesi. Lo ha reso noto oggi a Ginevra un portavoce dell'Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia).

Cinque dei bambini uccisi erano di nazionalità straniera, tra cui i tre figli dell'imprenditore danese dell'abbigliamento Anders Holch Povlsen, ha precisato il portavoce.

L'Unicef, che in una dichiarazione si dice «scioccata» e «scandalizzata», ha avviato un'assistenza medica, finanziaria e tecnica. Decine di bambini sono attualmente ricoverati in ospedali, alcuni in condizioni critiche.

L'Isis rivendica gli attentati - L'Isis ha rivendicato gli attacchi nello Sri Lanka, senza tuttavia fornire alcuna prova del suo coinvolgimento diretto. Lo riferisce il Site, sito internet che monitora le attività online degli estremisti islamici. La rivendicazione è giunta oggi attraverso Amaq, l'agenzia di propaganda del gruppo terroristico.

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