Il fuoco, che ha imperversato per tutte le giornate di giovedì e di ieri, si stima abbia bruciato circa 530 ettari
SEUL - Almeno un morto e decine di feriti, centinaia di case distrutte, migliaia di persone evacuate e centinaia di ettari di foresta e coltivazioni devastati: questo il primo bilancio di una serie di violenti incendi che ha imperversato per due giorni - ora per lo più spento - nelle regioni collinose del nord-est della Corea del Sud, dove stamani il presidente, Moon Jae-in, ha dichiarato lo stato di calamità.
Il provvedimento, fa sapere il governo di Seul citato da un tweet dell'agenzia Yonhap, riguarda cinque città della provincia di Gangwon: Goseong, Inje and Sokcho, Donghae e Gangneung. Il fuoco, che ha imperversato per tutte le giornate di giovedì e di ieri, si stima abbia bruciato circa 530 ettari.
Le persone costrette a evacuare le loro case sono almeno 4.000, una parte delle quali stanno tornando. Le abitazioni distrutte sono oltre 300. Per riportare sotto controllo le fiamme è stato necessario il lavoro di 12.000 persone, fra vigili del fuoco, militari e volontari, scrive Yonhap.