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STATI UNITIPensava fosse Uber, sale sull'auto sbagliata e viene uccisa

02.04.19 - 08:00
Su quella macchina non c'era un conducente dell'azienda americana
Pensava fosse Uber, sale sull'auto sbagliata e viene uccisa
Su quella macchina non c'era un conducente dell'azienda americana

COLUMBIA - È stato diffuso nelle ultime ore il video che testimonia l’inizio del fatale incubo di Samantha Josephson. Venerdì scorso, la studentessa, al termine di una serata con gli amici a Columbia, ha chiamato Uber per tornare a casa. La 21enne è stata trovata morta il giorno dopo: su quella macchina non c'era un conducente dell'azienda americana.

Sono stati i suoi coinquilini a segnalare la sua assenza il giorno seguente. Nelle immagini di videosorveglianza è possibile vedere l’americana salire su una Chevrolet Impala nera fuori dal bar dove era stata. Su quella macchina - indicata da uno dei suoi amici - sono state trovate le tracce del suo sangue e il suo telefono. 

È stato arrestato per omicidio e rapimento il 24enne Nathaniel David Rowland. Dopo che il corpo di Samantha è stato ritrovato in una zona boschiva nella contea di Claredon, a circa 150 km da Columbia, il suo veicolo è stato identificato e ritrovato velocemente. Sulla Chevrolet - che aveva anche il blocco di sicurezza per le portiere posteriori inserito - anche una grande bottiglia di candeggina, salviette antibatteriche e lavavetri. L'indagine dovrà determinare le cause esatte della morte.

Contattato dalla CNN, Uber non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sul suo sito web, l'azienda consiglia ai propri clienti di verificare sistematicamente che la targa, la foto del conducente e il suo nome corrispondano a quanto indicato nell'applicazione prima di salire sull'auto. 

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