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ITALIASalvini rischia anche su SeaWatch: per la Procura di Roma fu sequestro di persona

27.03.19 - 14:22
La nave, che ha dovuto attendere 12 giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere l'ok allo sbarco a Catania il 31 gennaio scorso, aveva a bordo 47 migranti
Archivio Keystone
Salvini rischia anche su SeaWatch: per la Procura di Roma fu sequestro di persona
La nave, che ha dovuto attendere 12 giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere l'ok allo sbarco a Catania il 31 gennaio scorso, aveva a bordo 47 migranti

ROMA - Nella vicenda della nave SeaWatch, che ha dovuto attendere 12 giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere l'ok allo sbarco a Catania il 31 gennaio scorso, vi sono elementi per contestare il reato di sequestro di persona. È quanto sostengono i magistrati della Procura di Roma che hanno inviato il fascicolo, al momento contro ignoti, ai colleghi di Siracusa che ora dovranno valutare se esistono profili di competenza del tribunale dei ministri di Catania.

Il procedimento, coordinato dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, era stato avviato alla luce di un esposto presentato il primo febbraio in cui si ipotizzava il reato di omissioni di atti di ufficio.

I magistrati hanno, quindi, effettuato una serie di accertamenti delegati alla Guardia Costiera da cui risulta che la vicenda della SeaWatch, una ong tedesca, è sovrapponibile a quella della nave Diciotti e che quindi il reato più grave è quello di sequestro di persona e ciò radica il procedimento nel luogo in cui sarebbe avvenuta la limitazione della libertà personale. La nave aveva a bordo 47 migranti di cui alcuni minori.

Atti da Siracusa a Catania - Saranno trasmessi domani alla procura di Catania gli atti sugli avvenimenti che hanno preceduto lo sbarco della Sea-Watch il 31 gennaio scorso nel capoluogo etneo, inviati ieri a Siracusa dalla procura di Roma. Lo ha anticipato all'agenzia di stampa italiana Ansa il procuratore reggente Fabio Scavone, spiegando che il ruolo di valutare se esistano profili penali di competenza del Tribunale dei ministri di Catania spetta alla procura distrettuale del capoluogo etneo.

Salvini: «Io non cambio idea» - «Da Roma un atto sul fermo della Sea-Watch è stato mandato in Sicilia. È in arrivo un altro processo nei confronti del cattivone Salvini? Lo scopriremo insieme solo vivendo. Di certo io non cambio idea, in Italia si arriva solo col permesso. Possono denunciare quanto vogliono, i porti italiani sono chiusi». Lo ha detto il ministro dell'Interno Salvini in una diretta Facebook.

Dissequestrata la Mare Jonio - Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli hanno disposto il dissequestro della nave Mare Jonio della Ong Mediterranea, per «cessate esigenze probatorie, dopo gli accertamenti della Guardia di finanza». La nave era stata sequestrata dopo che aveva salvato, a 46 miglia dalla costa libica, 50 profughi e dopo essere approdata al molo di Lampedusa.

La conferma del provvedimento è arrivata anche dalla stessa ong. «Felici di annunciare che Mare Jonio è libera. Ci è stato notificato dalla procura di Agrigento il dissequestro della nave. Andiamo avanti. A testa alta», scrive Mediterranea in un tweet.

Nel registro degli indagati, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione imposto dalla Guardia di finanza (GdF), sono stati iscritti il comandante della nave e il capo missione, ascoltato per sette ore, la scorsa settimana, alla brigata della GdF di Lampedusa.

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