Cerca e trova immobili

ITALIACasalesi: scoperto un sistema per convertire lire in euro. Coinvolta una banca svizzera

21.03.19 - 10:07
I finanzieri hanno sequestrato banconote fuori corso legale per un valore di 1 miliardo e 100 milioni di lire
Keystone
Casalesi: scoperto un sistema per convertire lire in euro. Coinvolta una banca svizzera
I finanzieri hanno sequestrato banconote fuori corso legale per un valore di 1 miliardo e 100 milioni di lire

NAPOLI - La criminalità organizzata e, in particolare il clan dei Casalesi, aveva escogitato un sistema per convertire dalle lire all'euro ingenti somme di denaro ritenute frutto di attività illecite, finora rimaste occultate, grazie a degli intermediari. I finanzieri hanno sequestrato banconote fuori corso legale per un valore di 1 miliardo e 100 milioni di lire.

Il sistema è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Roma e Napoli, che hanno arrestato quattro persone, tra cui figura una persona condannata per associazione mafiosa.

Dalle intercettazioni è emerso che grazie all'ingegnoso sistema 200 mila lire rendevano 32 euro agli indagati, a cui si contesta il tentato riciclaggio.

Gli investigatori hanno appurato che la criminalità organizzata teneva nascosta una considerevole quantità di denaro in lire: secondo quanto emerso dalle intercettazioni della Guardia di Finanza la somma si aggirerebbe intorno ai 20 miliardi di lire. Il sistema avrebbe consentito di ottenere mediamente, il 32% del valore in lire trasformato in euro. In sostanza, il meccanismo avrebbe consentito al clan di incassare oltre 3,3 milioni di euro.

Tra gli arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), rispettivamente di 64, 61, 55 e 60 anni, figura anche Gaetano Mungiguerra, ritenuto legato al clan dei casalesi.

Coinvolta una banca svizzera - In uno dei casi finiti sotto la lente degli investigatori la conversione si sarebbe dovuta concludere in una banca svizzera. La scadenza per la riconversione delle lire in euro venne fissata per il 28 febbraio 2012, poi c'è stato un decreto legge del Governo Monti, che ha anticipato la scadenza al novembre 2011, un decreto che però la Corte Costituzionale il 7 ottobre del 2015, ha successivamente dichiarato illegittimo.

A seguito di questa decisione la Banca d'Italia ha deciso di agevolare tutti coloro che avevano presentato domanda di riconversione della valuta tra novembre 2011 e febbraio 2012. Lo stratagemma della criminalità organizzata, che si basa di documentazione falsa, si fondata proprio su questo particolare che favorisce chiunque dal 22 gennaio 2016 è in grado di documentare di aver richiesto di convertire le lire tra il 06 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012. E, in quei mesi, la Banca d'Italia ha ricevuto 254 domande, per 5.099.693.710 convertiti 2.633.772 euro.

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
NOTIZIE PIÙ LETTE