WarnerMedia: «Kevin Tsujihara riconosce che i suoi errori sono incoerenti con i nostri valori»
LOS ANGELES - Una nuova testa cade sotto i colpi del #metoo. Il presidente e Ceo degli Studio della Warner Bros, Kevin Tsujihara, è stato infatti licenziato in seguito alle accuse di molestie sessuali.
«Kevin riconosce che i suoi errori sono incoerenti con i nostri valori e possono avere un impatto sulla capacità della società di andare avanti nel suo lavoro», si legge in una nota di WarnerMedia, il gruppo che fa parte della galassia At&t. Nessun annuncio ancora sul successore.
Tsujihara è finito sotto indagini in seguito all'accusa di aver promesso parti in film prodotti dalla Warner Bros in cambio di sesso. A tirare in ballo il potente manager è stato Hollywood reporter ai primi di marzo, rendendo noti anche dei messaggini tra Tsujihara e l'attrice britannica Charlotte Kirk, alcuni dei quali risalgono al 2013.
Tsuijara ha lavorato alla Warner Bros per oltre 24 anni diventando ceo agli inizi del 2013, e assumendo anche la carica di presidente nel 2018. Ha portato la società ad ottenere i più alti profitti di sempre nel 2017.