L'ufficio della premier neozelandese Jacinda Ardern ha ricevuto una mail contenente il "manifesto" dello sparatore Brenton Tarrant
WELLINGTON - L'ufficio della premier neozelandese Jacinda Ardern ha ricevuto una mail contenente il "manifesto" dello sparatore Brenton Tarrant «pochi minuti prima» dell'attacco alle moschee che ha fatto 49 morti.
Lo ha rivelato alla Cnn il capo ufficio stampa della premier Andrew Campbell, precisando che l'indirizzo di posta al quale il documento di oltre 70 pagine è stato inviato è generico e gestito dallo staff della Ardern, che non aveva quindi visto la mail.
Voleva continuare l'attacco - Se non fosse stato fermato dalla polizia, il killer delle moschee di Christchurch avrebbe continuato il suo attacco sanguinario. Lo ha detto la premier neozelandese Jacinda Ardern precisando che il 28enne australiano Brenton Tarrant è stato arrestato da due agenti locali 36 minuti dopo la prima chiamata di emergenza.
«C'erano altri due armi da fuoco nell'auto in cui il killer si trovava e la sua intenzione era senza dubbio quella di continuare l'attacco», ha detto Ardern parlando con i giornalisti a Christchurch.
La premier ha anche detto che le indagini della polizia proseguono ma gli inquirenti ritengono che «l'attacco sia stato perpetrato da una sola persona».
Morto da eroe - Un fedele che ha cercato di disarmare il killer delle moschee di Christchurch, Naeem Rashid, è morto ieri sera in ospedale. Pachistano, era rimasto gravemente ferito dal 28enne australiano Brenton Tarrant mentre tentava di sottrargli l'arma. Suo fratello, Khursheed Alam, ha confermato la sua morte, riporta Arynews.
Rashid, originario di Abbottabad, dove lavorava in una banca, si era trasferito a Christchurch per insegnare. Anche suo figlio 21enne, Talha, è stato ucciso da Tarrant.
Non è chiaro ancora se il bilancio ufficiale di 49 morti degli attacchi alle moschee includa o meno anche Rashid.
Tributo australiano - Nel frattempo i pensieri di vicinanza alla Nuova Zelanda arrivano da tutto il mondo. Dai politici, ai personaggi famosi, passando per i semplici cittadini.
Terrible to learn that 49 innocent people have so senselessly died, with so many more seriously injured in New Zealand. The U.S. is with you. God bless you all! #NewZealand pic.twitter.com/ZayZvEQ5Wp
— Official Team Trump (@TeamTrump) 15 marzo 2019
Ma anche dai "vicini di casa" australiani. La felce d'argento, simbolo del Paese colpito dalla strage di ieri, è stata proiettata sulle vele della Sydney Opera House quel tributo alle vittime del massacro.