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L'attivista anti-velo è stata ritenuta colpevole di «organizzare manifestazioni contro la sicurezza nazionale» e «insulti all'ayatollah», la sentenza è stata emessa in sua assenza
TEHERAN - L'avvocatessa e attivista iraniana per i diritti delle donne Nasrin Sotudeh è stata condannata a 7 anni di carcere per le accuse di aver organizzato manifestazioni contro la sicurezza nazionale e di aver insultato la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei.
Lo rende noto il giudice della Corte rivoluzionaria di Teheran presso cui era imputata, Mohammed Moghiseh, citato dall'Isna.
Il caso sarà rivisto in appello. Già in carcere dal giugno scorso per scontare un'altra condanna a cinque anni di reclusione per insulti alla Guida suprema, propaganda contro il sistema di governo e spionaggio, l'attivista 55enne aveva ricevuto le nuove accuse dopo aver difeso diverse donne che si erano tolte il velo per strada per protestare contro l'obbligo di indossarlo.
La condanna è stata emessa in assenza dell'imputata perché si è rifiutata di essere in aula dopo che non le è stato consentito di scegliersi un legale al di fuori di quelli indicati dai giudici.
In precedenza, Sotudeh era già stata detenuta dal 2010 al 2013.
