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Il contatore andava, ma di benzina nemmeno l’ombra

ITALIAIl contatore andava, ma di benzina nemmeno l’ombra

06.02.19 - 17:20
La Guardia di Finanza ha scovato due distributori di carburante ingegnosamente “modificati”
Guardia di Finanza
Il contatore andava, ma di benzina nemmeno l’ombra
La Guardia di Finanza ha scovato due distributori di carburante ingegnosamente “modificati”

NAPOLI - Grazie ad alcuni controlli a campione, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli hanno scovato due distributori di carburante ingegnosamente “modificati”.

I servizi di appostamento eseguiti dai militari hanno consentito di rilevare che alcuni operatori utilizzavano modalità di rifornimento a dir poco sleali.

Meccanismi a radio frequenza - Nel primo caso, è stato notato che all’atto dell’estrazione della pistola erogatrice, il benzinaio presente sul primo impianto controllato metteva - in modo pressoché sistematico - una mano in tasca sino alla fine del rifornimento. È stato quindi dedotto che potesse essere utilizzato un meccanismi a radio frequenza che potessero interferire con la corretta erogazione del carburante. In concomitanza con tale azione, infatti, il conteggio dei litri erogati subiva «un’anomala e inspiegabile accelerazione».

Su di una colonnina di distribuzione è stato rinvenuto, ben occultato, un particolare apparato radio, attivato dall’operatore del distributore per il tramite di un telecomando, il quale bloccava, al bisogno, l’erogazione del carburante, ma non anche il totalizzatore del prezzo che, al contrario, scorreva a gran velocità. I militari hanno trovato il telecomando mentre il benzinaio cercava di disfarsene.

Su un’altra colonnina è stata rinvenuta una minuscola leva, posizionata in un tombino sotterraneo “occulto” che faceva “girare a vuoto”, senza soluzione di continuità, il totalizzatore del prezzo sin dal momento in cui la pistola erogatrice veniva estratta dalla colonnina facendo pagare all’ignaro cliente l’aria al prezzo del carburante.

Piombi amovibili - Il prosieguo delle attività di controllo, eseguite nei confronti di altro distributore, ha permesso, altresì, di individuare un altro meccanismo fraudolento consistente nell’utilizzo di “piombi amovibili” ai misuratori del carburante, utilizzati dai gestori per rimuovere i sigilli senza alcuna autorizzazione al fine di manipolare a piacimento i totalizzatori del prodotto. In tal modo era possibile “scalare” il contatore dei litri sulla colonnina senza far transitare in contabilità i corrispondenti quantitativi di carburante venduto.

Gli esiti delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati potranno chiarirne, con certezza, anche la provenienza e la qualità.

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