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Il suo legale aveva riferito che la donna era riuscita ad abbandonare il Pakistan, ma poche ore dopo è arrivata la smentita della fondazione "Aiuto alla Chiesa che Soffre»
ISLAMABAD - La cristiana pakistana Asia Bibi, recentemente scagionata dall'accusa di blasfemia per cui era stata condannata a morte, ha lasciato il Paese ed è ora in Canada. Lo riferisce il suo avvocato, Saif ul Malook alla Frankfurter Allgemeine Zeitung.
«È insieme alla sua famiglia», ha detto al telefono. Per ragioni di sicurezza, non ha tuttavia voluto rivelare la data esatta della loro partenza e come hanno lasciato il Paese.
Smentita la notizia del legale - «Asia Bibi è ancora in Pakistan», la notizia che sia stata trasferita in Canada - diffusa dal suo legale - «non è purtroppo fondata». Lo riferisce Aiuto alla Chiesa che Soffre, la fondazione pontificia che segue la vicenda. «Acs prega perché prestissimo possa ricongiungersi con le proprie figlie», riporta un tweet.
Protesta dei partiti - Nel frattempo i partiti islamici protestano contro l’assoluzione di Asia Bibi. Il partito Tehrik e Labbaik Pakistan (Tlp) e altre formazioni sono scesi in piazza, ma sottotono rispetto alle manifestazioni dell'ottobre scorso che costrinsero il governo a garantire una revisione del processo da parte dell'Alta Corte. Le manifestazioni di oggi, al termine delle preghiere del venerdì, sono state brevi, pacifiche e hanno attirato meno persone del previsto. Il capo del Tlp di Karachi ha accusato «il governo di non consentire le nostre proteste pacifiche, è un'ingiustizia». In alcune zone della città, la polizia ha disperso gli attivisti e posto sotto controllo la situazione.
