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I giurati sono stati convinti dalle «dichiarazioni ripetute della vittima» e da «elementi scientifici e tecnici» fra cui le analisi del DNA e quelli delle schede dei cellulari
PARIGI - I due poliziotti accusati di aver stuprato una turista canadese nel più famoso commissariato di Parigi, quello del 36 Quai des Orfèvres (ambientazione dei romanzi del commissario Maigret, ndr), sono stati condannati oggi a sette anni di carcere dal tribunale della capitale francese.
«Sono stati riconosciuti colpevoli dello stupro di gruppo» ai danni di E. S., ha dichiarato il presidente del tribunale, annunciando il verdetto conforme alle richieste dell'accusa. I due uomini, ammanettati, dovranno inoltre versare 20'000 euro (circa 22'800 franchi) di danni e interessi alla vittima.
I giurati sono stati convinti dalle «dichiarazioni ripetute della vittima» e da «elementi scientifici e tecnici» fra cui le analisi del DNA e quelli delle schede dei cellulari. La corte ha fatto sapere anche di aver considerato «la particolare gravità dei fatti» commessi ai danni di una donna sotto l'effetto dell'alcol e in un luogo come il commissariato. Uno dei due agenti, A. Q., è scoppiato in lacrime alla lettura del verdetto, mentre la ragazza vittima dello stupro non ha mai guardato i due poliziotti.
La canadese aveva incontrato i due agenti in un pub di fronte al commissariato, dove l'ambiente era surriscaldato e l'alcol «scorreva a fiumi», secondo le testimonianze. Più tardi, i tre erano entrati nel commissariato dal quale, due ore dopo, la donna, allora 34enne, era uscita in stato di shock. I due agenti si sono sempre proclamati innocenti.
