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ITALIAHa ucciso la moglie del suo ex amante, sommersa di insulti su Facebook

20.01.19 - 20:07
Il cadavere della 42enne, madre di una bambina, è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di Erbusco, nel bresciano
Ha ucciso la moglie del suo ex amante, sommersa di insulti su Facebook
Il cadavere della 42enne, madre di una bambina, è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di Erbusco, nel bresciano

ROMA - «Satana in persona», «alla sedia elettrica subito», «malefica» e «sei anche un cesso». La rete sfoga tutta la rabbia sulla pagina Facebook di Chiara Alessandri, la 43enne che ha confessato di aver ucciso Stefania Crotti, moglie del suo ex amante.

Il cadavere della 42enne, madre di una bambina, è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di Erbusco, nel bresciano.

I commenti si sprecano, tra i più assurdi quello che fa notare il numero di amici, 666, che «non è a caso quello del diavolo», mentre molti, moltissimi fanno considerazioni sul suo aspetto fisico. «Da brividi quanto sei brutta! Devi marcire», gli scrivono, mentre qualcuno chiede addirittura a Stefano Del Bello, marito della vittima ed ex amante della reo confessa: «Ma tua moglie è molto più bella, come hai potuto far sì che succedesse tutto questo?». Il marito, fanno notare, «ha cancellato la sua pagina su Fb» anche se «la foto» di loro due insieme «è ancora qui su quella dell'"assassina" e fino a stamattina erano "amici"».

C'è chi tenta di smorzare i commenti, suggerendo di «non giudicare», e viene assalito da insulti. Altri, ironicamente, li invitano a seguire un gruppo di cronaca nera. Ed essendo sui social non poteva mancare il gattino. «Povera micia rossetta, la vedrai in cartolina» chiosano commentando la foto della sua Ginger, condivisa su Facebook nel settembre di sei anni fa come nuovo animale domestico.

La confessione - Si è trasformata in omicida nel giorno in cui, secondo quanto deciso dai giudici in fase di separazione, avrebbe dovuto tenere i suoi tre figli. «È vero, l'ho uccisa io, ma non volevo. E non ho bruciato il suo corpo», ha detto davanti agli inquirenti Chiara Alessandri.

«Al momento è l'unica indagata e crediamo abbia fatto tutto da sola, ma stiamo ancora lavorando», ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo Paolo Storoni che con i colleghi di Brescia sta conducendo le indagini coordinate dalla Procura di Brescia.

Chiara Alessandri aveva avuto una relazione l'estate scorsa con il marito della vittima. «La mia assistita ha spiegato che l'incontro tra le due c'è stato perché Chiara Alessandri voleva chiarire i rapporti personali con Stefania Crotti visto che avevano i figli che frequentavano la stessa scuola e perché il paese continuava a parlare della relazione tra la mia assistita e il marito della vittima», ha spiegato l'avvocato Gianfranco Ceci, legale della donna fermata.

L'omicidio - Stefania Crotti è stata ammazzata a colpi di pinza e martello, gli stessi attrezzi trovati sotto il cadavere carbonizzato. Il delitto è avvenuto nel garage dell'abitazione a Gorlago dove vive Chiara Alessandri, quando in base ai giorni stabiliti dalla separazione, si alterna con il marito. A portare in quella casa la vittima è stato un imprenditore 62enne, amico della donna. Si è presentato fuori dall'azienda dove lavorava Stefania Crotti con una rosa rossa e un biglietto con scritto "Ti amo". L'ha convinta a salire in auto dicendole che una persona voleva farle un regalo e che avrebbe però dovuto bendarla per aumentare l'effetto sorpresa. La donna, convinta che ad aspettarla ci sarebbe stato il marito per sancire l'inizio di una seconda vita matrimoniale dopo la crisi dei mesi scorsi, si è fatta accompagnare. Arrivati a casa di Chiara Alessandri, l'uomo, a lungo interrogato ed estraneo all'omicidio, se n'è andato lasciando sole le due donne.

«Non aveva alcuna intenzione di uccidere. Non aveva premeditato nulla», ha spiegato l'avvocato Ceci che difende la 44enne accusata di omicidio. Non ci sarebbero elementi al momento per sostenere la tesi della premeditazione. Il luogo scelto per disfarsi del cadavere, le campagne di Erbusco, era già conosciuto da Chiara Alessandri per motivi di lavoro. «Le celle telefoniche e le telecamere cittadine ci hanno aiutato a formalizzare le contestazioni», hanno spiegato gli inquirenti che aspettano l'esito dell'autopsia per capire con quanti colpi è stata ammazzata la vittima, anche lei mamma di una bambina di sette anni.

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