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I feriti sono 68. Il presidente Iván Duque ha decretato tre giorni di lutto nazionale
BOGOTÀ - È di 21 morti e 68 feriti il nuovo bilancio dell'attentato realizzato ieri con un'autobomba nella Scuola nazionale di polizia 'General Santander' di Bogotà. Lo ha reso noto oggi il comando centrale della polizia colombiana.
Tra le vittime - precisa un comunicato - c'è anche l'autore dell'attacco che era alla guida di un furgone che trasportava 100 chili di un esplosivo denominato pentolite.
Il presidente Iván Duque ha decretato tre giorni di lutto nazionale.
Dei 68 feriti, dieci restano sotto osservazione in ospedale, mentre gli altri sono stati dimessi.
Riguardo alle responsabilità per l'attentato, il governo ha annunciato che in giornata odierna farà conoscere all'opinione pubblica i risultati delle indagini.
I media colombiani hanno concentrato la loro attenzione sull'Esercito di liberazione nazionale (Eln), movimento di guerriglia che lo scorso anno aveva avviato una trattativa di pace a Cuba che ad oggi non è ripresa sotto la gestione di Duque.
In particolare si sostiene che José Aldemar Rojas Rodríguez, il 'kamikaze' al volante del furgone entrato nella scuola di polizia, fosse nell'organico dell'Eln. Per il momento questo gruppo non ha né confermato né smentito un eventuale suo coinvolgimento nel cruento attentato.
