Il giudice federale ha accolto la richiesta dei legali dell'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump
WASHINGTON - Niente sentenza martedì per Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump che ha confessato di aver mentito all'Fbi nell'ambito delle indagini sul Russiagate.
Il giudice federale Emmet Sullivan ha accolto la richiesta dei legali di Flynn e ha aggiornato il caso al prossimo mese di marzo. Non si ritornerà in aula finché non sarà completata la sua cooperazione con i procuratori federali.
Sullivan, poco prima, era stato durissimo: «Non c'è dubbio che lei abbia svenduto il suo Paese. Non nascondo il mio disgusto». Flynn, parlando in aula, ha ammesso le proprie responsabilità - come già fatto in precedenza, per poi collaborare con gli inquirenti: «Ero consapevole di mentire all'Fbi».