Le tappò la bocca, facendola soffocare con il suo rigurgito: Eligia Ardita - una giovane infermiera di Siracusa - morì così, all’ottavo mese di gravidanza, il 19 gennaio del 2015
SIRACUSA - Il marito, Christian Leonardi, è stato condannato nella giornata di mercoledì all’ergastolo dalla Corte di Assise di Sircacusa, con l’accusa di omicidio volontario e del procurato aborto di Giulia, la piccola in arrivo.
Leonardi, nel contempo, è stato condannato anche all’isolamento diurno per i primi tre mesi, al pagamento delle spese legali, così come al risarcimento delle parti civili.
Sospesi, intanto, i termini di custodia cautelare, mentre la difesa ha anticipato di volere ricorrere in Appello, dopo la richiesta avvenuta nel corso dell’ultima udienza – a cui però non è stato dato seguito – di scarcerazione o dei domiciliari.
Nella fase iniziale delle indagini, gli inquirenti si erano focalizzati sul personale del 118 – interpellato da Leonardi dopo i fatti –, ma sulla base dei successivi approfondimenti, i carabinieri del Ris hanno spostato l’attenzione sul coniuge, che ha inizialmente confessato e poi ritrattato, proclamandosi innocente e sostenendo che la morte della moglie sia legata all’imperizia dei soccorritori accorsi.