Cerca e trova immobili
Commenti agghiaccianti su Facebook per la volontaria sequestrata. La Onlus per cui lavora: «Siamo sconvolti, non avevamo mai avuto problemi»
MILANO - È di oggi la notizia del rapimento di una ragazza italiana in Kenya. La 23enne è una volontaria, partita da Milano con la ong italiana Africa Milele per Chakama. L’azione sarebbe stata organizzata dai miliziani Shebab, gruppo che si è già reso protagonista di sequestri di stranieri.
L’apprensione per la sorte di Silvia Romano cresce di ora in ora, ma c’è anche chi pensa ad altro: «Chissà quanto ci costerà tirarla fuori». «Il problema è andare a fare volontariato in zone pericolose e pretendere che sia il Governo a risolvere i casini».
Sono agghiaccianti i commenti che si possono leggere su Facebook. La questione sarebbe proprio la richiesta di un possibile riscatto. «Lo Stato non deve pagare per una scriteriata in cerca di emozioni forti», oppure: «Chi pagherà alla fine?». Addirittura: «Cosa vuole? Tenetevela». «Lasciatela lì, se è li che è voluta andare».
Il pensiero di tutti questi leoni da tastiera sembra potersi racchiudere in: «Se l'è cercata». «Ennesima oca giuliva, poteva stare a casa e aiutare gli italiani». «Con tutti i poveri italiani che vivono in strada, dormono nei cartoni e non hanno cibo… Poteva restare qui e occuparsi di aiutare loro! Certo la bontà in casa propria non paga». «Spero che quei selvaggi le insegnino le buone maniere sessuali».
«Cercavano soldi» - Secondo i testimoni il commando era proprio alla ricerca della «straniera». Un residente ha dichiarato che sei uomini sono arrivati nella sua casa. L’hanno schiaffeggiata quando lei ha detto che non aveva denaro e quindi l’hanno portata via. «Abbiamo bisogno di soldi, non ti faremo del male», avrebbero detto.
La Farnesina ha confermato il sequestro. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in merito al rapimento.
La presidente di 'Africa Milele Onlus' ha detto ad Adnkronos: «Il nostro ultimo contatto con lei risale a ieri pomeriggio. Siamo sconvolti, non avevamo mai avuto problemi di nessun tipo in quella zona. Silvia era già stata altre volte in Kenya. Era lì dai primi di novembre e in quel momento era sola perché gli altri volontari italiani erano rientrati e altri sarebbero arrivati nei prossimi giorni. Al momento non riusciamo a darci una spiegazione di quanto avvenuto».
