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STATI UNITISchiaffo a Trump, giudice ordina il rilascio di 100 iracheni

21.11.18 - 08:04
Si tratta di persone sulle quali pendeva un ordine di espulsione da anni o decenni per precedenti attività criminali. La Casa Bianca: «Risponderemo»
Keystone
Schiaffo a Trump, giudice ordina il rilascio di 100 iracheni
Si tratta di persone sulle quali pendeva un ordine di espulsione da anni o decenni per precedenti attività criminali. La Casa Bianca: «Risponderemo»

WASHINGTON - Altro schiaffo giudiziario all'amministrazione Trump in tema di immigrazione. Dopo che un giudice californiano ha bloccato la stretta sul diritto di asilo, un suo collega del Michigan ha ordinato al governo di rilasciare oltre 100 iracheni detenuti per più di sei mesi mentre tentava di espellerli, accusando il governo di aver agito "ignobilmente" e di aver presentato dichiarazioni "palesemente false".

Il giudice Mark Goldsmith ha annunciato anche la rara misura di sanzionare il governo per il suo comportamento.

Secondo il giudice, l'amministrazione Trump ha presentato dichiarazioni "palesemente false" di dirigenti del governo sulla volontà di Baghdad di rimpatriare i propri cittadini.

Nel 2017 le autorità americane avevano detenuto gli iracheni in questione nel tentativo di dare un giro di vite su immigrazione ed espulsioni, tentando poi senza esito di rimpatriarli. Si trattava di persone sulle quali pendeva un ordine di espulsione da anni o decenni per precedenti attività criminali ma alle quali era stato consentito di vivere negli Usa.

Ora dovranno essere rilasciati entro 30 giorni, a meno che l'amministrazione Trump non dimostri un valido motivo per trattenerli o espellerli in questo periodo. Uno degli iracheni è detenuto da gennaio 2017, ossia da quasi due anni.

La Casa Bianca: «Risponderemo» - La Casa Bianca preannuncia battaglia contro la decisione.

Una sentenza, sostiene la portavoce Sarah Sanders, «contraria alla legge federale, alla discrezione dell'attorney general e del segretario alla sicurezza interna in base alla legge sull'immigrazione e all'autorità costituzionale e legale del presidente».

Un «altro esempio di giudici attivisti che impongono le loro preferenze per una politica dei confini aperti, rifiutata dalla stragrande maggioranza del popolo americano, e interferisce con l'autorità della branca esecutiva per amministrare il sistema dell'immigrazione in modo da assicurare la sicurezza nazionale e il ruolo della legge». «Prenderemo tutte le azioni necessarie per difendere la risposta legale della branca esecutiva alla crisi al nostro confine sud», promette la Casa Bianca.

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