La polizia sospetta che sia l'autrice di alcuni dei primi episodi di contaminazione
BRISBANE - Una donna di 50 anni è stata arrestata dalla polizia del Queensland al termine di una «complessa indagine», come hanno ammesso gli stessi inquirenti, sul caso della contaminazione delle fragole tramite aghi.
La donna comparirà in tribunale domani. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, i media australiani ritengono che il suo arresto sia legato ad alcuni dei primi casi di ritrovamento di aghi all'interno dei frutti, che generò poi una psicosi a livello nazionale e anche qualche emulatore. Una fonte di polizia ha precisato che la 50enne si sarebbe resa responsabile di sette episodi di manipolazione.
L'associazione dei coltivatori di fragole del Queensland ha accolto con soddisfazione la notizia dell'arresto: «Dato l'impatto paralizzante sui coltivatori, questa persona dovrebbe essere chiamata a rispondere di tutte le sue responsabilità» ha spiegato la portavoce Jennifer Rowling. «Tuttavia, è sconcertante che le accuse riguardino solo sei o sette episodi, a dimostrazione che la maggior parte degli oltre 200 casi siano stati emulatori o falsi allarmi».