Lo sparatore è un 29enne che ha agito impugnando una calibro 45 all'interno del Borderline Bar & Grill di Thousand Oaks in California. I morti sono 13
LOS ANGELES - 13 persone - compreso un poliziotto - sono rimaste uccise nel corso della sparatoria che ha avuto luogo all'interno di un bar specializzato in musica country-western di Thousand Oaks, in California. A sparare con una calibro 45 è stato un 29enne.
All'interno del Borderline Bar & Grill era in corso una festa universitaria quando uno sconosciuto è entrato e ha aperto il fuoco contro le dozzine di presenti. Un testimone ha dichiarato che prima di sparare il killer ha gettato nel locale diverse granate fumogene, circostanza poi confermata dagli inquirenti.
Il vicesceriffo ucciso - Rin Helus, un veterano dell'esercito - è stato il primo a cercare di fermare l'aggressore ed è stato raggiunto da diversi colpi. «È morto come un eroe, era andato per salvare vite», ha detto lo sceriffo Geoff Dean. Helus prevedeva di andare in pensione il prossimo anno, dopo 29 anni di servizio.
I presenti nel locale sono usciti infrangendo i vetri delle finestre con delle sedie, mentre lo sparatore mirava contro di loro. Dean ha spiegato: «Era uno scena orribile. C'era sangue dappertutto».
Le autorità confermato che l'aggressore è morto all'interno del locale. Non si conosce il numero esatto dei feriti, ma pare che siano parecchi e molti in gravi condizioni.
....Great bravery shown by police. California Highway Patrol was on scene within 3 minutes, with first officer to enter shot numerous times. That Sheriff’s Sergeant died in the hospital. God bless all of the victims and families of the victims. Thank you to Law Enforcement.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 novembre 2018
Su Twitter sono arrivate le condoglianze del presidente Trump.
Il killer è David Ian Long, uomo bianco di 28 anni, riferiscono alcuni dei principali media Usa. Stando a una 21enne testimone, l'assalitore sarebbe «entrato dalla porta principale, aveva un cappello nero, guanti e camicia neri, con la barba. Poi ha preso una pistola e ha sparato ad una donna che lavorava al front desk ed è iniziata la strage».
Il primo colpo, racconta la testimone al Los Angeles Times, ha raggiunto la ragazza che conoscevo e subito dopo tutti si sono gettati a terra. Lei invece è riuscita a scappare da una porta laterale. «Ho sentito altri colpi dietro di me, ero terrorizzata», ha aggiunto. Sempre secondo il quotidiano il killer è arrivato al locale con l'auto della madre e non ha detto nulla quando è entrato e ha cominciato a sparare. Per ora non si ha alcuna idea sul movente e su eventuali legami col terrorismo. L'arma usata nella sparatoria era detenuta legalmente.