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ITALIATragedia a Rebibbia, la madre: «I miei bambini adesso sono liberi»

19.09.18 - 22:40
I medici hanno avviato la procedura di accertamento di morte cerebrale del secondo bambino gettato dalle scale del carcere romano
Archivio Keystone
Tragedia a Rebibbia, la madre: «I miei bambini adesso sono liberi»
I medici hanno avviato la procedura di accertamento di morte cerebrale del secondo bambino gettato dalle scale del carcere romano

ROMA - «I miei bambini adesso sono liberi, sono in Paradiso». Lo ha detto al suo avvocato la donna tedesca di 33 anni che ieri ha gettato dalle scale della sezione nido del carcere romano di Rebibbia i due figli. Una bimba è morta mentre il fratellino è in condizioni disperate. «È in programma l'avvio della procedura di accertamento di morte cerebrale» hanno dichiarato dall'ospedale Bambino Gesù. I medici considerano il piccolo clinicamente morto.

La donna, secondo il suo legale, ha ben chiaro la gravità del gesto da lei commesso poco prima dell'udienza davanti ai giudici che avrebbero dovuto decidere sulla sua carcerazione. La 33enne era finita in carcere il 28 agosto dopo essere stata arrestata a Roma: era in possesso di 14 chili di marijuana. I giudici romani cercano inoltre il padre dei due bambini, un uomo di origine nigeriana: il suo consenso è necessario per autorizzare la donazione degli organi, ma la 33enne non ha voluto fornire indicazioni su come rintracciarlo.

Nel frattempo l'episodio ha provocato un terremoto nel carcere di Rebibbia: il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha disposto la sospensione per la direttrice della sezione femminile, per la sua vice e per il vicecomandante della Polizia penitenziaria. «È stata una tragedia ma se ho preso un provvedimento di sospensione rispetto ai vertici di quella sezione del carcere significa che ho ritenuto che siano stati fatti errori» ha dichiarato Bonafede.

 

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