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ITALIACrollo del ponte, blitz di Forza Nuova ai negozi Benetton di Genova

23.08.18 - 11:56
I militanti protestano contro la famiglia Benetton che - tramite Atlantia - controlla Autostrade, ritenuta responsabile dagli stessi del crollo del ponte Morandi
Keystone
Crollo del ponte, blitz di Forza Nuova ai negozi Benetton di Genova
I militanti protestano contro la famiglia Benetton che - tramite Atlantia - controlla Autostrade, ritenuta responsabile dagli stessi del crollo del ponte Morandi

GENOVA - Blitz dei militanti di Forza Nuova al negozio Benetton di Genova per protestare contro la famiglia che attraverso Atlantia controlla Autostrade, ritenuta responsabile dal movimento di destra del crollo del ponte Morandi. La scorsa notte i militanti di FN hanno affisso dei manifestini sulle vetrine dei negozi Benetton di corso Buenos Aires e di Nervi (Genova).

«Il vostro unico colore è il rosso sangue delle vittime», hanno scritto sui volantini. In una nota, invece, si legge: «Sono decenni che una classe politica asservita agli interessi del grande capitale ha svenduto gli interessi nazionali a gruppi finanziari più attenti al profitto che alla sicurezza delle persone. Già nel 2009 Roberto Fiore, in una tribuna politica, affermava che la nazionalizzazione dei settori strategici dell'economia come autostrade, sanità e compagnie di bandiera è vitale per l'interesse nazionale».

Ancora nessun indagato - Nessun avviso di garanzia, ancora, per il crollo del ponte di Genova. Lo ha detto il procuratore Francesco Cozzi in una conferenza stampa stamane.

«Ho letto sulla stampa che 10-12 persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati: questo non corrisponde al vero», ha affermato.

«È già stata acquisita documentazione molto rilevante presso la direzione di Autostrade in varie località e ulteriori acquisizioni verranno decise», ha aggiunto Cozzi.

La parte ovest del ponte è molto danneggiata - Lo stato di gravità della parte ovest del ponte Morandi di Genova, constatato oggi dai periti incaricati dalla procura, è compatibile con quello della parte est ed «è precedente al crollo del viadotto Morandi». Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi.

Nella parte est, la pila n. 10, sopravvissuta al crollo, mostra un degrado dei materiali di grado 4 su una scala 5, superiore di quello del pilone crollato.

Sequestrati 15 cellulari - La Guardia di finanza italiana (Gdf) nel corso delle operazioni di sequestro condotte nelle sedi Autostrade di Genova, Firenze e Roma su mandato della procura di Genova, ha acquisito, a quanto si apprende, anche copia dei dati contenuti nelle sim di 15 cellulari di dirigenti della società. Non sono invece stati sequestrati video, che erano già stati acquisiti in precedenza.

Sequestrata anche tutta la corrispondenza tra Autostrade e Ministero delle Infrastrutture relativa a ponte Morandi. La Guardia di finanza è anche oggi, a quanto si apprende, nelle sedi di Autostrade di Genova, Roma e Firenze per proseguire nell'acquisizione di materiale utile all'inchiesta. Questo è necessario, in particolare, per completare sul piano tecnico la copia del server di posta elettronica, operazione che richiede almeno tre, quattro giorni di lavoro.

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